In ripresa le borse asiatiche, tranquillizzate (per ora) dalla Fed
Hong Kong a + 3,27; Shanghai a + 1, 28; Tokyo a + 1,15; Seoul a +1,04. Il tutto è frutto delle promesse della Fed di mantenere bassi (0 -0,25) i tassi d’interesse del denaro e di trovare nuove “politiche appropriate” (nuovi pacchetti di stimolo?). Ma il percorso a lunga scadenza sembra essere “difficile e sassoso”.
Hong Kong (AsiaNews) – Tutte le borse asiatiche sono oggi in rialzo, dopo l’annuncio dato ieri dalla Federal reserve (Fed) che essa terrà i tassi d’interesse ancora molto bassi per almeno due anni. A metà giornata la Borsa di Hong Kong era salita al 3,27; Shanghai a 1, 28; quella di Tokyo all’1,15; Seoul all’1,04.
Analisti e mercati sembrano più rassicurati dalle promesse di Ben Bernanke, direttore della Fed, di mantenere bassi i costi del denaro (fra lo 0 e lo 0,25). Il comitato della banca centrale Usa non ha – per ora – detto se vi sarà un nuovo pacchetto di stimolo, simile a quello di 600 miliardi di dollari (QE2) che è terminato nel giugno scorso, ma ha dichiarato che si preparano a “politiche appropriate”.
Ma l’annuncio dei bassi tassi d’interesse è stato sufficiente per rialzare i mercati. Ieri anche Wall Street, verso la fine della giornata, ha avuto a migliore performance in due anni, salendo del 3,98%; il Nasdaq è saltato al del 5,29%. Ciò ha aiutato anche le borse europee a riprendere la crescita positiva dopo i tonfi dei giorni precedenti.
Robin Bew, dell’Economist Intelligence Group, commenta così per la Bbc: “L’immediato nervosismo causato dal declassamento del debito… è dissolto. Ma preoccupazioni a lunga scadenza rimangono”, soprattutto con “Usa e Europa, che hanno problemi seri e davvero sembrano non avere una risposta politica ad essi”.
“I sentimenti del mercato non sono ancora stabili – ha dichiarato l’analista Toshiyuki Kanayama – forse oggi sarà una giornata di respiro, ma per la guarigione dobbiamo aspettarci un sentiero difficile [sassoso]”.
Analisti e mercati sembrano più rassicurati dalle promesse di Ben Bernanke, direttore della Fed, di mantenere bassi i costi del denaro (fra lo 0 e lo 0,25). Il comitato della banca centrale Usa non ha – per ora – detto se vi sarà un nuovo pacchetto di stimolo, simile a quello di 600 miliardi di dollari (QE2) che è terminato nel giugno scorso, ma ha dichiarato che si preparano a “politiche appropriate”.
Ma l’annuncio dei bassi tassi d’interesse è stato sufficiente per rialzare i mercati. Ieri anche Wall Street, verso la fine della giornata, ha avuto a migliore performance in due anni, salendo del 3,98%; il Nasdaq è saltato al del 5,29%. Ciò ha aiutato anche le borse europee a riprendere la crescita positiva dopo i tonfi dei giorni precedenti.
Robin Bew, dell’Economist Intelligence Group, commenta così per la Bbc: “L’immediato nervosismo causato dal declassamento del debito… è dissolto. Ma preoccupazioni a lunga scadenza rimangono”, soprattutto con “Usa e Europa, che hanno problemi seri e davvero sembrano non avere una risposta politica ad essi”.
“I sentimenti del mercato non sono ancora stabili – ha dichiarato l’analista Toshiyuki Kanayama – forse oggi sarà una giornata di respiro, ma per la guarigione dobbiamo aspettarci un sentiero difficile [sassoso]”.
Vedi anche
Se la Cina si mette a comprare oro
30/01/2009
30/01/2009