In migliaia alla festa di Nostra Signora di Lanka, nonostante le bombe
Tewatta (AsiaNews) – Nonostante la paura per gli attentati esplosivi in luoghi affollati, ieri migliaia di fedeli mariani sono venuti da tutto Paese a Tewatta, per celebrare la festa della Basilica nazionale di Nostra Signora di Lanka.
Ramond Fernando, padre di 5 figli che viene dalla diocesi nordoccidentale di Chilaw, racconta ad AsiaNews questa diffusa “tremenda paura degli attentati. Ogni viaggio è un rischio”. “Ma non potevo non partecipare a questa festa della Madre Santissima di Lanka, per pregare per la pace nel Paese”.
Anche Shymalee De Mel della diocesi di Anuradhapura racconta della paura degli attentati. Ciò nonostante è qui con tutta la famiglia, “per onorare la nostra Madre Maria. Non dimentichiamo come ci ha protetti, durante la Seconda guerra mondiale. Sono sicura che ascolterà le nostre preghiere. In questi giorni di terrore, possiamo solo pregare la nostra Amma (madre)”.
La Basilica è stata voluta dall’allora arcivescovo di Colombo mons. Jean-Marie Masson. Nel 1940 fece voto che, se all’isola fossero stati risparmiati gli orrori della guerra, avrebbe costruito una basilica alla Vergine. Nel 1946 ha ottenuto il permesso vaticano di realizzare la chiesa e dedicarla alla Nostra Signora di Lanka. Papa Pio XII nel 1948 ha proclamato la Madre Benedetta quale protettrice dello Sri Lanka. La prima pietra è stata posta il 4 febbraio 1951. La statua della Madonna è stata benedetta da Pio XII e portata nell’Isola nel 1952. La messa di consacrazione del 1974 è stata officiata da tutti i vescovi del Paese, guidati dal cardinal Thomas Cooray.
Negli ultimi mesi il Paese ha visto un’escalation del terrorismo, con attentanti che hanno colpito semplici civili e, persino, pullman di pellegrini religiosi. Oggi tutti i pellegrini raccontano un identico terrore quotidiano, ma anche la fiducia e l’abbandono nelle braccia di Maria.
Il funzionario pubblico Kannangara Wasanthan, che partecipa alla messa con la moglie e i due figli, racconta ad AsiaNews che “nessuno sa quando ci sarà il prossimo attentato”. “Siamo le vittime degli scontri” fra ribelli e governo. “Possiamo solo pregare la Madonna per la pace. Già una volta ha fatto questo miracolo”.
Ci sono 7-8mila fedeli, secondo padre Merl Shanthi, amministratore della basilica. “Molti di loro – dice – vengono da diocesi lontane e di solito arrivano qui e alloggiano da noi 2-3 giorni prima della festa. Ci sono anche buddisti, musulmani e indù”. La festa inizia 9 giorni prima, con una novena di preparazione nelle parrocchie.
Le celebrazioni del 10 febbraio sono iniziate la mattina presto, alle ore 7,30, con il rosario e i canti a Maria Benedetta. E’ seguita la messa, presieduta dall’arcivescovo Oswald Gomis insieme con padre Sylvester Ranasinghe, rettore del collegio S.Giuseppe a Colombo, padre Bertram Fernando e padre Merl Shanthi Perera. Nella festa ci sono altre 5 messe, dette in lingua sinhala, tamil e inglese. Nell’omelia mons. Gomis ha richiamato tutti a “coltivare la pace” anzitutto nelle proprie vite e nelle famiglie, per potere “meglio comprendere gli altri e i loro bisogni”. Ha invitato tutti a pregare la Nostra Madre Maria perché ci infonda saggezza per comprendere e amare gli altri e per portare la pace nel Paese”. Ha chiesto a tutti di dire ogni giorno un rosario, nelle famiglie e nelle parrocchie, per chiedere la pace e l’unità del Paese.
08/05/2019 15:29