15/11/2010, 00.00
INDIA
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In Kerala un centro cattolico promuove l’armonia interreligiosa

di Santosh Digal
Fondato nel 1987 dal gesuita p. Sebastian Painadath sj, il centro di spiritualità indiana Sameeksha organizza seminari di formazione aperti ai fedeli di ogni religione e casta. Qui le persone s’incontrano, come compagni di un pellegrinaggio spirituale che valica i confini del singolo, per coltivare un dialogo comune.

Kaladi (AsiaNews) – “Vedere lo stesso in tutto, vedere Dio in tutto”: questo il messaggio del centro di spiritualità indiana Sameeksha, che da oltre 13 anni promuove una cultura di armonia interreligiosa, e porta fedeli di religioni diverse a riunirsi in una piattaforma comune. Fondata nel 1987, Sameeksha è un ashram cattolico – un luogo appartato per fare meditazione. Dove le persone appartenenti a religioni diverse si incontrano, come compagni di un pellegrinaggio spirituale che valica i confini delle singole religioni, alieno da qualsiasi distinzione di casta sociale.

Per p. Sebastian Painadath sj, il fondatore del centro, “era il mio sogno creare un luogo dove i seguaci di religioni diverse possono riunirsi con gioia anziché con paura, con apertura anziché con sospetto”. Sameeksha promuove una vita semplice, l’alimentazione vegetariana, la vicinanza alla gente comune, l’armonia con la natura, l’apertura alle religioni; soprattutto una genuina ospitalità e un’atmosfera contemplativa.

Il centro offre ogni anno una serie di programmi di formazione: ritiri basati sulle scritture indù, sui vangeli e sui testi di mistici cristiani; seminari di teologia sul dialogo interreligioso, l’etica sociale e l’ecologia; iniziazione alla preghiera nel nome di Gesù; corsi di spiritualità indiana cristiana e sulla spiritualità di S. Ignazio di Loyola. Di recente, sono stati organizzati una serie di seminari anche nei weekend, per permettere a tutti i fedeli di seguirli.

P. Painadath sj ha dichiarato: “Non chiediamo cosa abbiamo realizzato, ma cosa abbiamo imparato. Rispettare la diversità delle religioni e riconoscere l’unità nella spiritualità: questa è la prospettiva teologica con la quale Sameeksha ha funzionato fino a oggi. Nel corso degli anni il centro è diventato un luogo dove indù e musulmani si sentono accettati e rispettati da noi cristiani. Questo ha dato origine a un’amicizia genuina tra di loro. Così – continua – abbiamo imparato che il dialogo consiste innanzitutto non nel parlare, ma nel coltivare un rapporto autentico tra le religioni. Quando noi, come fedeli di religioni diverse, ci incontriamo come amici, ci rendiamo conto che il diverso spirito lega i nostri cuori e trasforma le nostre vite. In questo processo di trasformazione siamo tutti co-pellegrini”.

La formazione dei giovani ai valori etici e alla spiritualità è da sempre una preoccupazione importante del centro. I seminaristi gesuiti conducono seminari di formazione ai valori e programmi di orientamento per la vita in vari istituti scolastici della regione. Questi sono frequentati da giovani appartenenti a diverse religioni e caste, come specifica il gesuita fratel Varkey Mampily, cofondatore del centro.

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