In Kashmir "oltre 50 mila orfani e nuovi disabili" a causa del terremoto
La Caritas pakistana lancia l'allarme: "Bisogna aiutare i bambini sopravvissuti al terremoto a superare i traumi psicologici" ed a "convivere con l'infermità che li ha colpiti".
Islamabad (AsiaNews) Il terremoto che l'8 ottobre ha colpito il Kashmir indo-pakistano ha prodotto "un numero inestimabile di bambini ed adulti disabili" oltre a "circa 50 mila orfani o bambini separati dalle famiglie". La Caritas pakistana lancia l'allarme sulla condizione dei sopravvissuti al sisma che ha ucciso 55 mila persone - quasi la metà sotto i 10 anni che ora "hanno bisogno di aiuto fisico e mentale per continuare a vivere".
Andreas Fabricius, membro della Caritas tedesca che guida i soccorsi medici nella zona, sottolinea che "questi piccoli sono tutti traumatizzati. Dobbiamo provvedere alla loro salute fisica e mentale prima che sia troppo tardi". Il medico guida un'equipe di primo soccorso: "Fino ad ora racconta abbiamo vaccinato i sopravvissuti con i sieri forniti dal ministero pakistano per la Salute e dall'Organizzazione mondiale della sanità contro tetano, morbillo, epatite A e poliomielite". "I nostri sforzi continua ora si devono concentrare sul recupero psicologico".
Fabricius spiega che "le quasi mille scosse di assestamento, di magnitudo compresa fra i 4 ed i 6 gradi Richter, che hanno colpito la zona in 3 settimana ci tengono svegli tutte le notti e tengono alta la paura dei sopravvissuti: non è facile parlare di recupero psichico in queste condizioni".
Per i soccorritori "bisogna pensare anche ai 77 mila feriti": molti "rimarranno disabili o menomati per tutta la vita". "Molti fra adulti e bambini hanno bisogno di protesi sottolinea Fabricius ma questo significa che bisogna insegnare loro come tenerle pulite, come montarle e come viverci insieme". "Bisogna che imparino anche aggiunge ad abituarsi ad un ruolo sociale del tutto diverso dal precedente".
La Caritas pakistana ha ricevuto fino ad ora l'aiuto di molte Ong: Cordaid, gruppo olandese, ha inviato una ginecologa, Sabra Bano, per aiutare le moltissime donne che hanno riportato traumi. Oltre a lei, vi sono dottori, infermiere, un chirurgo, un anestesista ed un chirurgo plastico. L'Ong cattolica ha distribuito 1.571 tende, 2.627 coperte e 2.115 kit per il primo soccorso e l'igiene e continua a smistare il materiale che arriva dai donatori di tutto il mondo.