14/06/2005, 00.00
COREA DEL SUD
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In Corea aumentano i cattolici ma diminuscono i praticanti

La Conferenza episcopale della Corea pubblica le statistiche del 2004: i fedeli sono aumentati del 2,4% e sono il 9,3% della popolazione, ma solo un quarto di loro è praticante.

Seoul (AsiaNews) – Cresce il numero di chi si professa cattolico in Corea del Sud, ma diminuisce quello dei praticanti. Le statistiche del 2004 sulla comunità cattolica nel paese mettono in luce che la Chiesa coreana è a un punto di svolta cruciale e necessita nuovi programmi e orientamento pastorale.

Secondo i dati, pubblicati di recente dalla Conferenza episcopale coreana, il numero totale di cattolici è di 4.537.844, cifra pari al 9,3% della popolazione (49.052.988); il 2,4% in più rispetto all’anno precedente. È cresciuto il numero dei battezzati, che - inclusi i neonati – è stato di 138.715, rispetto ai 135.379 del 2003.

La diocesi più numerosa è quella di Seoul con 1.276.634 fedeli; segue la diocesi di Suwon (622.614), Daegu (410.099) e Pusan (385.294).

Il rapporto tra cattolici uomini e donne è di 4 a 6 (41,4% contro 58,6%), mentre sul totale della popolazione è quasi paritario: 50,2% uomini e 49,8% donne.

Solo un quarto della comunità cattolica, però, si può dire praticante: alla messa dominicale partecipa il 28,1%, di cui il 24,1% si confessa durante l’Avvento e la Quaresima. Di pari passo è salito il numero di cattolici definiti “apatici”: dal 35,7% del 2003 al 36%. I dati mostrano chiaramente che è necessario rinverdire la fede di questo popolazione studiando urgenti misure per la rievangelizzazione dei fedeli e un riesame della strategia pastorale.

Secondo le statistiche il 51,3% dei cattolici vive in 7 grandi città. Per far fronte a questa urbanizzazione i vescovi sottolineano la necessità di promuovere scambi tra le aree rurali e cittadine.

Un confronto indicativo con altre comunità cristiane nel Paese può essere fatto sulla base di un sondaggio nazionale condotto all’inizio del 2004 dalla Korea Gallup. L’indagine verteva su religione e coscienza religiosa. Secondo il sondaggio - svolto su un campione di 1.500 uomini e donne oltre i 18 anni - i fedeli che vanno in chiesa più di una volta a settimana sono il 71,1% tra i protestanti e il 42,9% tra i cattolici. I cristiani che pregano più di una volta al giorno sono il 59,3% per i protestanti, ma meno della metà per i cattolici: 27,8%. Tra tutte le religioni, le cifre delle conversioni al cattolicesimo sono le più alte; mentre quelle di cattolici, che si convertono ad altre fedi sono le più basse. Il margine di errore del sondaggio è di +/- 2,5%. (TK)
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