In Asia centrale si estorce denaro per comprare da mangiare
Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Salari bassi e insufficienti per vivere per i dipendenti pubblici, in vari Stati dell’Asia centrale. Dal medico al poliziotto, si dedicano così a un secondo lavoro o “chiedono” somme extra ai cittadini.
Nella regione i salari medi ufficiali vanno dai 35 dollari del Tagikistan ai 96 dollari del Kirghizistan, con Uzbekistan e Turkmenistan in posizioni intermedie. Solo nel Kazakistan le ricchezze petrolifere fanno ottenere stipendi migliori. In Uzbekistan un insegnante scolastico guadagna intorno agli 80 dollari; nel Kirghizistan tra i 40 e i 70, cifra appena sufficiente per comprare 20 chilogrammi di carne di manzo, oppure 10 chili di burro. Nel Tagikistan un medico del servizio pubblico guadagna circa 35 dollari al mese, ma un chilo di carne di manzo costa 4 dollari e un litro di olio da cucina un dollaro. Sono stipendi insufficienti per pagare alimenti, vestiti, abitazione e le altre necessità di una famiglia con più figli. Molti lavoratori, come i medici nelle zone rurali, vengono pagati con ritardi di due-tre mesi.
Gli interventi dei governi sono insufficienti: in Uzbekistan il 1° settembre, festa dell’indipendenza, il presidente Islam Karimov ha promesso di raddoppiare gli stipendi in 3 anni, il governo tagiko li vuole aumentare del 50% ad ottobre e gli insegnanti turkmeni hanno trovato un aumento del 40% nella busta paga di settembre. Ma sono aumenti inadeguati al crescere del costo della vita; anche perché non appena il governo annuncia anche solo l’intenzione di un aumento, i commercianti si affrettano ad aumentare i prezzi degli alimenti.
Così, la gran parte dei dipendenti statali trascura il proprio lavoro per dedicarsi a una seconda occupazione: vendono frutta, verdura e fiori, confezionano vestiti, coltivano i propri alimenti o allevano bestiame. Centinaia di migliaia di laureati – medici, ingegneri, insegnanti - vanno a lavorare in Russia o in altri Paesi e tornano a casa poche settimane l’anno.
Altri pretendono “regali” dai cittadini. Le cure mediche sono gratuite, ma in questi Paesi è normale che il paziente dia somme al medico curante. Molti insegnanti, prima di interrogazioni ed esami, “ricordano” agli studenti il loro basso stipendio. Polizia, funzionari di dogana, lavoratori aeroportuali, tassisti sono spesso tacciati di estorcere denaro. Il gruppo Transparency International, che combatte la corruzione, considera Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan tra le 20 Nazioni più corrotte nel 2006.