20/09/2007, 00.00
INDIA
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In Andra Pradesh una legge per proteggere i beni cristiani da soprusi

di Nirmala Carvalho
Sarà varata nella prossima sessione invernale dell’Assemblea legislativa. Ma esponenti della comunità cristiana lamentano: sull’iniziativa le autorità ci hanno tagliato fuori. Preoccupazione per un testo che possa limitare il diritto della Chiesa a gestire le sue proprietà liberamente.

Mumbai (AsiaNews) – Un disegno di legge sulla Protezione delle proprietà cristiane sarà varato dal governo dell’Andra Pradesh durante la prossima sessione invernale dell’Assemblea legislativa. Leader della comunità cristiana temono, però, che la normativa, se approvata senza consultare i responsabili della minoranza religiosa, possa limitare la libertà delle chiese di gestire i propri beni.

La nuova legge segue l’istituzione, nel 2005, di un Comitato parlamentare, che indaga sull’occupazione illegale di proprietà di istituti missionari e scolastici cristiani nello Stato. L’organismo ha il compito di suggerire norme per la tutela della comunità di minoranza e censire soprusi e illeciti, come edificazioni su terreni della Chiesa, l’occupazione di edifici cristiani, espropri e svendite di immobili in vari distretti dell’Andra Pradesh.

Per raccogliere suggerimenti e opinioni sul disegno di legge, il Chief Minister dello Stato ha ordinato ai funzionari locali di organizzare incontri e dibattiti pubblici, coinvolgendo le Ong cristiane, i leader religiosi, le organizzazioni e gli intellettuali in 5 o 6 diverse località.

Pur apprezzando la politica del governo in questo senso, esponenti della Chiesa lamentano di non essere mai stati consultati dal Comitato sulle proprietà cristiane. P. Anthoniraj Thumma, segretario esecutivo della Federazione delle Chiese (APFC), ha partecipato il 14 settembre scorso alla Commissione per l’ecumenismo e il dialogo del Consiglio dei vescovi dell’Andra Pradesh (APBC). Ad AsiaNews riferisce: “Abbiamo accolto con favore l’interesse del governo nel proteggere le proprietà cristiane, ma nessuna delle autorità coinvolte nel progetto ci ha mai contattati nonostante le nostre richieste”. “La APFC e la APBC – conclude quindi – non accetteranno nessuna legislazione o organismo che interferisca con il diritto delle Chiese ad amministrare liberamente i propri beni”. APFC e APBC sono entità ecumeniche che raggruppano luterani, cattolici e altre denominazioni cristiane. 

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