Il super-tifone Megi colpisce il nord di Luzon. Un morto
É il tifone più forte della stagione, con venti a 260 km all’ora e 50 mm di pioggia all’ora. Trenta province in allerta. Il morto è un pescatore annegato sulla costa. Entro sera dovrebbe copire anche Cina e Vietnam.
Manila (AsiaNews/Agenzie) – Il tifone Megi – forse il più violento della stagione - ha colpito stamane il nord delle Filippine provocando smottamenti sulle zone montagnose, onde alte sulle coste, tetti scoperchiati nei centri abitati e un morto.
Il tifone avanza in direzione sud-ovest a una velocità di 19 km/h, provocando venti fino a 260 km all’ora, facendo cadere 50 mm di pioggia ogni ora.
La provincia di Isabela e di Cagayan, situate al nord-est dell’isola di Luzon sono le zone più a rischio, ma altre 28 province sono messe in allerta. Gli aeroporti sono chiusi e migliaia di persone sono state evacuate in previsione dell’arrivo del tifone. Le guardie costiere bloccano le barche dei pescatori che vogliono avventurarsi in mare. Benito Ramos, capo della difesa civile ha dichiarato che l’unica vittima, per ora, è proprio un pescatore affogato sulla costa di Tuguegarao.
Le Filippine sono colpite ogni anno da una ventina di tifoni, spesso mortali. Lo scorso anno, in settembre e ottobre 2009, la tempesta tropicale Ketsana e il tifone Parma – che avevano la stessa intensità di Megi – ha provocato inondazioni e danni all’industria e all’agricoltura. Più di mille persone sono morte almeno 10 milioni hanno subito danni.
Il tifone Megi dovrebbe ridursi di intensità passando oltre la Cordillera filippina, ma riprendere forza entrando nel Mar della Cina meridionale e colpirà entro sera la Cina e il Vietnam.
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