Il sospetto terrorista Baasyr non vuole parlare, perché le domande della polizia sono haram
Jakarta (AsiaNews) – Abu Bakar Baasyr (nella foto), religioso islamico estremista, non risponde alle domande della polizia che lo accusano di terrorismo, perché queste sarebbero “haram”, vietate dalla legge islamica. Baasyr è stato catturato il 9 agosto scorso a Banjar Patroman, nel West Java, e accusa gli investigatori di essere complici degli Stati Uniti e di Israele.
Baasyr è sospettato di essere a capo di Al-Qaidah, una cellula terrorista di Aceh, di essere il responsabile di Al-Qaeda nel Sud-est asiatico e di avere finanziato un campo di addestramento per terroristi ad Aceh con un milione di dollari. Nonostante Baasyr si rifiuti di rispondere alle domande degli investigatori, Edward Aritonang, Ispettore generale e portavoce della polizia, ha dichiarato: “Nonostante il suo silenzio totale, abbiamo tutto il materiale delle prove”.
“Le nostre informazioni - continua - svelano che lui è il capo di Al-Qaidah. Questo gruppo di terroristi è nuovo e comprende diversi estremisti, tra cui membri di Jemaah Islamiyah, dell’Indonesian Islamic State, del Jemaah Anshorut Tauhid (Jat) e del Kompak”.
Achmad Midan, avvocato del religioso islamico, ha confermato che Baasyr, capo dello Jat, ha finanziato un campo di addestramento paramilitare del gruppo Al Qaidah. Midan ha però negato che l’addestramento avesse fini terroristi. Secondo l’avvocato, nel campo si preparano gli uomini a combattere nella Striscia di Gaza, qualora gli israeliani attacchino i musulmani.
A Solo, città natale di Baasyr nel Central Java, ci sono state numerose proteste contro la polizia e la squadra anti-terrorismo Densus 88. Manifestanti islamici hanno esposto uno striscione che recita: “Questo arresto causerà un disastro naturale e attirerà l’ira di Dio”.
Intanto in Malaysia è stato trattenuto Mustawan Ahbab, con l’accusa di aver aiutato Baasyr a raccogliere fondi per promuovere azioni terroriste.