Il re del Bahrain dona un terreno per costruire una chiesa cattolica
Il Papa aveva auspicato la realizzazione di un nuovo luogo di culto incontrando il primo ambasciatore del Bahrain presso la Santa Sede. Nel regno vivono circa 80mila cattolici per lo più immigrati dall’Asia per motivi di lavoro. Il 2009 è il 70mo anniversario della costruzione della prima chiesa cattolica nel Paese, inaugurata la notte di Natale del 1939.
Manama (AsiaNews/Agenzie) - Il Bahrain donerà un terreno per la costruzione di una nuova chiesa cattolica nel Paese. La decisione del re Hamad bin Isa Al Khalifa (nella foto) fa seguito all’invito che Benedetto XVI aveva rivolto al Paese del Golfo Persico alla presentazione delle lettere credenziali del nuovo ambasciatore presso la Santa Sede, il 18 dicembre scorso.
Durante l’udienza a Naser Muhamed Youssef Al Belooshi, primo rappresentante del regno arabo in Vaticano, il Papa aveva affermato: “Tutti sono coscienti che oggi, con lo sviluppo del numero dei cattolici, sarebbe auspicabile che potessero disporre di ulteriori luoghi di culto”.
Dei circa 800mila abitanti l’80% sono di religione musulmana (60% sciiti e 20% sunniti). I cattolici rappresentano il 10% della popolazione e sono per lo più lavoratori stranieri provenienti da Paesi asiatici.
Il Bahrain è il primo stato del Golfo ad aver permesso la costruzione di un luogo di culto cattolico. Quest’anno cadrà il 70° anniversario dell’apertura della chiesa del Sacro Cuore, inaugurata la notte di Natale del 1939.
I rapporti tra la Santa Sede ed il regno arabo hanno segnato nel corso del 2008 progressi significativi. Oltre all’arrivo del primo ambasciatore in Vaticano, lo scorso anno ha registrato anche l’incontro tra Benedetto XVI e il sovrano del Bahrain che al termine dell’udienza, tenutasi il 9 luglio, aveva reso noto con un comunicato ufficiale l’invito al Papa a visitare il Paese.
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