Il presidente turkmeno esalta i suoi risultati ma licenzia i ministri
Durante la seduta allargata del governo di Ašgabat Serdar Berdymukhamedov ha dato il benservito al ministro delle Finanze, quella della cultura e altri funzionari, pur snocciolando cifre sui successi di un Paese diverso da chi fa la coda di notte per il pane. Confermando l'usanza del padre che usava le dimissioni forzate per spronare i suoi vassalli.
Ašgabat (AsiaNews) - Il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdymukhamedov, ha presieduto la seduta allargata del governo di Ašgabat, ascoltando le relazioni dei ministri e degli altri funzionari, licenziando diversi di loro alla fine della riunione per insoddisfazione sulle loro conclusioni. In particolare, ha perso il posto il ministro dell’economia e delle finanze Serdar Džoraev, come informa l’agenzia statale “Turkmenistan Oggi”. Nel suo rapporto sulle attività del ministero nel 2024, egli aveva illustrato le realizzazioni del bilancio statale, con i parametri degli investimenti e dello sviluppo del programma nazionale per l’agricoltura, spiegando che dal punto di vista delle entrate il piano era stato completato superando addirittura gli obiettivi, e da quello delle uscite al 99,9%.
Il presidente-figlio ha quindi deciso di mostrarsi ancora più severo del presidente-padre Gurbanguly, che pure usava l’arma delle dimissioni forzate per spronare i suoi vassalli, e ha cacciato Džoraev subito dopo il suo intervento senza neanche spiegare i motivi, forse per quello 0,1% non completato sulle spese. Al suo posto ha nominato seduta stante il suo vice, Mammetguly Astangulov.
È stato quindi il turno della vice-premier con la delega alla cultura e ai media, Mjakhridžemal Mammedova, che ha esposto i risultati delle numerose manifestazioni dedicate lo scorso anno ai 300 anni dalla nascita del grande poeta e maestro della cultura turkmena, Makhtumkuli Fragi, con i tanti concorsi di creatività effettuati, le presentazioni dei libri del capo dello Stato e di suo padre, oltre a tante altre iniziative culturali. Dopo averla ascoltata, il presidente ne ha annunciato le dimissioni e la sua sostituzione con Bakhar Sejidova, la presidente del comitato del Medžlis (il parlamento) per la scienza, l’istruzione, la cultura e le politiche giovanili. Anche in questo caso non si è capito che cosa avesse provocato l’insoddisfazione del sovrano.
Ugualmente senza motivi espliciti sono poi state decise le sostituzioni del khjakim (governatore) del velayat di Akhal, Soltanmyrat Soltanmyradov, il cui posto è stato assegnato a Tojguly Nurmyradov, e di altri funzionari centrali e regionali. Intervenendo egli stesso a proposito dei risultati raggiunti nel 2024, il presidente Serdar ha quindi sottolineato che il prodotto interno lordo del Paese è aumentato del 6,3%, il complesso industriale è cresciuto dell’1,5%, quello edilizio dell’11%, il complesso delle comunicazioni e dei trasporti del 7,2%, il commercio del 10,1% e l’ambito dei servizi dell’8,6%.
In tutte le sfere dell’economia, secondo Berdymukhamedov-junior, si notano quindi indicatori molto positivi, e il commercio al dettaglio ha dimostrato dinamiche molto positive, con una crescita del 13,1%. Gli stipendi, sia nelle grandi che nelle medie imprese della repubblica, sono cresciuti del 10,6%, le pensioni, i sussidi e gli altri pagamenti sono stati effettuati senza ritardi o complicazioni, e l’intero piano di elaborazione del capitale è stato finanziato pienamente a partire dalle fonti programmate.
Non si comprende dunque l’insoddisfazione presidenziale per le attività dei sottoposti, e del resto non si riesce a comprendere come possa vivere in stato di indigenza la gran parte della popolazione turkmena, con code notturne per il pane e carenza di servizi in ogni settore. Serdar ha quindi illustrato i piani luminosi per l’anno in corso, in cui il Turkmenistan ha intenzione di rafforzare lo sviluppo sociale ed economico del Paese in tutti i settori.
È stato quindi annunciato un piano edilizio che prevede il completamento e l’assegnazione di spazi abitativi per un’area complessiva di oltre 500 mila metri quadri, la costruzione di nuove scuole per 4.620 posti e di asili per 2 mila posti. Inoltre si terranno alcune grandi manifestazioni nel corso dell’anno, che mostreranno a tutti come il Turkmenistan, “grazie al lavoro indefesso e appassionato di tutti i cittadini, raggiungerà nel 2025 molte nuove frontiere del suo cammino storico”.
12/01/2022 10:51
19/04/2024 08:02