Il patriarca Sfeir preoccupato per i cambi alla costituzione
Beirut (AsiaNews DS) Il patriarca maronita Nsrallah Boutros Sfeir si è detto preoccupato per le conseguenze sociali e politiche per I libanesi, dopo che il parlamento ha votato un emendamento costituzionale contro le indicazioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Durante la messa domenicale a Diman, sede estiva del patriarcato, Sfeir ha detto: "Tutti sanno che il Libano ha estremo bisogno di mantenere la sua legittimità internazionale a causa delle difficoltà sociali e politiche che ci affliggono. Noi speriamo solo che il popolo libanese non abbia a soffrire delle conseguenze negative di quanto è accaduto".
Venerdì scorso, su pressione siriana, il parlamento ha approvato un cambiamento della costituzione che permette al presidente Emile Lahoud di continuare a governare per altri 3 anni. La decisione è stata criticata anche da molte personalità religiose e partiti locali, oltre che dalla comunità internazionale.
Il gruppo di parlamentari cristiani del Qornet Shehwan è stato fra i più critici. Radunandosi a Diman sabato scorso, essi hanno chiesto a Lahoud di "tornare indietro da questo orribile errore".
Incontrandosi con il gruppo del Qornet Shehwan, il card. Sfeir ha sottolineato il tema dell'unità, mettendo in guardia contro le divisioni: "ogni divisione favorisce i vicini e sabota i nostri interessi e aspirazioni". "Siamo costretti a confrontarci con forze che cercano di derubarci della nostra volontà e dignità", ha aggiunto il patriarca.
Nonostante ciò egli ha precisato che egli eserciterà sempre la sua funzione paterna verso tutti i libanesi, anche quelli che hanno votato per Lahoud: "Se uno dei miei figli si perde, egli ha bisogno ancora di più della mia guida", ha detto il patriarca.
"Siamo stati costretti a parlare con forza e ad alta voce riguardo ai nostri problemi economici, politici e sociali, dicendo in modo chiaro quali siano le cause reali che stanno dietro a tutte le nostre difficoltà", ha detto Sfeir accennando all'interferenza siriana sulla situazione libanese.
Altri gruppi in Libano, soprattutto gli Hezbollah, hanno espresso tutta la solidarietà verso Lahoud e la decisione siriana. In un discorso tenuto sabato, il segretario generale degli hezbollah, Hassan Nasrallah, ha difeso la presenza delle truppe siriane definendola "una necessità libanese".