Il partito di Erdogan la spunta: sarà il popolo ad eleggere il presidente
Il Parlamento ha votato a larga maggioranza il pacchetto di riforme costituzionali presentato dall’Akp che prevede la consultazione popolare per la massima carica dello Stato e la riduzione del periodo in carica, che tuttavia potrà essere rinnovato. Ma l'attule presidente potrebbe bloccare la nuova legge.
Ankara (AsiaNews/Agenzie) – Il Parlamento turco ha approvato a larga maggioranza un pacchetto di riforme costituzionali che, fra le altre cose, permette all’intera popolazione di votare per l’elezione del nuovo presidente del la Repubblica. Fino ad ora, invece, esso era scelto dai deputati.
L’emendamento è stato proposto dal Partito di maggioranza Akp, di ispirazione islamica moderata, dopo i due tentativi falliti di far eleggere il loro candidato Abdullah Gul dal Parlamento. Il pacchetto di riforme, tuttavia, potrebbe scontrarsi con il veto dell’attuale presidente Sezer, laico.
Fra le altre riforme approvate, la riduzione della durata dell’incarico presidenziale (cinque anni al posto di sette) che però può essere rinnovato. Rimane confermata la data della consultazione politica elettorale, anticipata al 22 luglio per cercare di risolvere la crisi politica del Paese.
Soddisfatti i leader della maggioranza, che vedono così la strada di nuovo libera per il loro candidato. Questi, dopo aver visto la propria candidatura bocciata, l’aveva ritirata per poi decidere di “voler affidare la questione a tutti i turchi”.
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