Il parlamento israeliano approva il ritiro da Gaza
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) La Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato martedì 26 ottobre il piano del primo ministro Ariel Sharon che prevede il ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza e dalla zona nord della West Bank. I voti favorevoli sono stati 67, i contrari 45, gli astenuti 7.
Secondo il piano Israele non deve essere più presente nella Striscia di Gaza e nel nord della West Bank entro la fine del 2005, eccetto per la Philadelphi ruote, una strada che si trova sul confine fra Egitto e Gaza. Il piano può essere fermato da un referendum pubblico; il governo deve ancora decidere se, dove e quando dare l'ordine di evacuare gli insediamenti nei Territori.
Analisti ritengono che il piano di ritiro da Gaza proposto dal premier Sharon possa avere 2 possibili conseguenze: una guerra civile e scontri all'interno della società israeliana, e una crescita di gruppi fondamentalisti in Palestina, ad esempio di Hamas.
Saeb Erekat, ministro palestinese, ha commetanto con amarezza la decisione: "Abbiamo visto i parlamentari israeliani discutere sul nostro futuro, sul futuro dei nostri figli e di noi palestinesi, con un problema: noi eravamo assenti".
Il voto della Knesset è stato accolto in maniera positiva dall'amministrazione americana: "Il piano di ritiro può essere qualcosa di storico" ha affermato il portavoce della Casa Bianca Trent Duffy. "Noi lo riteniamo un passo importante nella realizzazione della visione del presidente Bush di 2 stati che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza".