Il neo-cardinale Zen: "La mia nomina segno di benevolenza del Papa verso la Cina"
Hong Kong (AsiaNews) Il motivo della sua nomina a cardinale, mons. Zen l'attribuisce solo a un fatto: "Il papa vuole molto bene a tutta la Cina". Interrogato da AsiaNews, pochi minuti dopo che la sua nomina è stata ufficializzata, il vescovo di Hong Kong ha detto: "Non ho ancora incontrato il papa di persona. Ma abbiamo lavorato insieme al Sinodo sull'Eucaristia per tre settimane. Gli ho anche scritto una lettera in novembre e lui mi ha risposto prima di Natale con una bellissima lettera autografa, molto affettuosa". Pieno di commozione aggiunge: "Questa nomina è un segno di benevolenza e di affetto del papa per tutta la Cina. E se io accetto, l'accetto per tutta la Cina".
Il card. Zen ha da poco compiuto 74 anni. Da tempo parlava anche in pubblico del suo desiderio di ritirarsi. "Adesso tutto cambia"dice. "Io avevo fatto i miei piani. Ho ormai quasi 75 anni e pensavo di andare in pensione. Adesso non so cosa mi accadrà Staremo agli ordini e obbediremo. Forse il papa avrà bisogno ogni tanto di qualche consiglio. Sulla Cina ci sarà molto da lavorare". Mons. Zen, da semplice sacerdote, in passato è stato per lungo tempo professore nei seminari cinesi e questo lo rende uno dei più profondi conoscitori della Chiesa in Cina, ufficiale e non ufficiale.
La nomina papale ha valore anche per Hong Kong, dove l'ormai card. Zen è da tempo impegnato in una battaglia per il suffragio universale e per la difesa delle scuole cristiane dalle ingerenze del governo. Per questo suo deciso atteggiamento egli aveva ricevuto critiche da personalità politiche e da alcuni suoi sacerdoti. "Questa nomina - conclude - è anche una conferma di tutto l'impegno preso finora, una conferma che non siamo andati fuori strada. Il papa è informato di tutte le nostre prese di posizioni. Questo atto ci conforta e ci sostiene".
22/02/2006
22/02/2006