Il movimento degli studenti si unisce al PAD contro Sundaravej
di Weena Kowitwanij
Aumentano le pressioni sul primo ministro perché dia le dimissioni o sciolga il parlamento e indica nuove elezioni. Per il presidente del Senato, invece l’idea di un referendum non è accettabile.
Bangkok (AsiaNews) – Imprevisto appoggio ai manifestanti dell’Alleanza popolare per la democrazia (PAD) da 4mila studenti di 40 istituti universitari nazionali. Vasan Vanich, coordinatore della Federazione degli studenti ha annunciate che “cancelleranno le loro lezioni dal 9 all’11 settembre per unirsi al PAD. Vogliamo compiere una protesta silenziosa per chiedere al primo ministro Samak Sundaravej di dimettersi o di sciogliere il parlamento”. “Perché – aggiunge Vanich – dovremmo andare a lezione mentre i nostro Paese a così grandi problemi? In passato gli universitari erano giudicati come disinteressati alla politica, così vogliamo venir fuori per partecipare ed esprimere la nostra opinione”.
Sumate Yamnum, segretario generale degli studenti, conferma che “è fondamentale democrazia esprimere la propria opinione, ma – aggiunge - per favore siate sicuri di aver seguito abbastanza lezioni da avere il diritto di partecipare agli esami”.
Prangsurang Chotichatchawalkul, una giovane che fa parte dell’Alleanza dei giovani afferma di seguire “attentamente la situazione politica prima di decidere di unirmi agli altri giovani per liberare la nazione”.
Anche sul fronte politico le posizioni appaiono in evoluzione: Banharn Silpa-archa, leader di Chart Thai, che fa parte della coalizione di governo, ha detto pubblicamente che “secondo la mia passata esperienza, sciogliere il parlamento potrebbe essere la via migliore per affrontare la situazione. Se le due parti non dialogano, non ci sarebbe altra via per mettere fine al conflitto”.
Il leader dell’opposizione, Abisit Vejjachewa, suggerisce che “tutti i politici più maturi debbono aiutare a risolvere il problema del Paese, nel momento in cui il popolo Thai è in tumulto”.
Il presidente del Senato, Prasobsuk Boondej, ha rivelato oggi che “il segretario generale del Partito popolare, Surapong Suebwonglee, ha avuto l’incarico di inviare un messaggio al leader del suo partito, il primo ministro Sundaravej, sottoponendogli le seguenti scelte: il primo ministro può dimettersi o sciogliere il parlamento; il PAD dovrebbe porre termine alla sua protesta e mandare avanti le cose secondo la legge; convocare un referendum non è accettabile”.
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