Il mondo islamico si interroga sulla tolleranza religiosa sotto la Sharia
A fine mese, 200 studiosi di 60 Paesi discuteranno di temi legati allo sviluppo del mondo moderno alla luce del diritto musulmano, come la libertà di espressione, gli abusi familiari, la tutela della salute e dell’ambiente, la finanza.
La Mecca (AsiaNews) – La tolleranza religiosa sotto la Sharia e la libertà di espressione saranno due tra i temi centrali della 19ma riunione della International Islamic Fiqh Academy (IIFA), che vedrà la presenza di esperti e studiosi di diritto islamico di una sessantina di Paesi e che si terrà a fine aprile alla Mecca.
Alla discussione, accanto a 200 studiosi, saranno offerti anche numerosi contributi scritti arrivati da varie parti del mondo, anche da Paesi nei quali gli islamici non sono maggioranza, ma significative minoranze.
All’incontro della IIFA, che è una branca dell’Organizzazione della Conferenza islamica, accanto agli studiosi saranno anche ministri per gli affari islamici di diversi Paesi. Nel dare la notizia, il quotidiano saudita Arab News riporta una dichiarazione del segretario generale dell’IIFA, Abdul Salam Al-Ebady, secondo il quale,accanto ai temi della tolleranza religiosa e della libertà di espressione, saranno affrontate “questioni di vasto respiro come la finanza islamica, gli abusi domestici, la salute e la protezione dell’ambiente”. Si tratta, egli sottolinea, dell’evento internazionale che vede la più larga partecipazione di studiosi, allo scopo di affrontare i problemi del mondo moderno alla luce del diritto islamico.
Alcuni temi, come il diabete e il digiuno, sono esclusivi del mondo musulmano, ma altri, come gli abusi domestici o, appunto, la tolleranza religiosa e la libertà di espressione non solo coinvolgono persone di diverse convinzioni religiose, ma sono stati e sono motivo di critiche e contestazioni nei confronti dei Paesi islamici da parte di organizzazioni internazionali e gruppi di tutela dei diritti umani, oltre che di nazioni non musulmane.
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