23/02/2009, 00.00
VIETNAM
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Il lavoro di orientamento e di formazione in una parrocchia di Ho Chi Minh City

di JB. VU
Grazie all’aiuto dell’episcopato italiano, nella parrocchia di San Paolo, distretto di Binh Tan, è stata costruita e inaugurata una “grande casa” che può ospitare 500 persone che prendono parte a corsi di formazione.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Ho Chi Minh City è una città di otto milioni di abitanti: nel 2010 gli immigrati, venuti a cercare lavoro, saranno due milioni. In questa situazione, la forbice tra ricchi e poveri cresce sempre di più; specialmente i giovani hanno bisogno di centri di orientamento per svolgervi programmi di lunga durata o di aggiornamento o corsi di breve durata.

E’ il compito al quale si dedica padre Paul Pham Trung Dong, sacerdote della parrocchia di San Paolo, responsabile del Comitato migranti dell’arcidiocesi di Saigon. Ha creato una casa per corsi di formazione per per gli emigranti e per i poveri che viono nella zona intorno al distretto di Binh Tan. Per anni, padre Paul ha lavorato con migranti, poveri, bambini sfortunati e giovani che vi sono in situazioni difficili.

“Io – racconta Hung ad AsiaNews – vengo dalla provincia di Quang Nam e faccio il muratore per una società privata. Qui ho partecipato a una classe di catechismo. Ora, con i miei amici seguiamo anche corsi liberi come computer, cucito, inglese, strumenti musicali e centri di sostegno psicologico. E’ un buon modello per aiutarci e sostenerci per avere opportunità di promozione nella vita e maturare nella fede cattolica”.

Il programma di attività sociali e pastorali ha aiutato migliaia di giovani ogni anno. Nel periodo del Nuovo anno lunare del 2009, 1.500 giovani, cento fratelli del seminario maggiore di San Giuseppe, suore e sacerdoti sono venuti qui a celebrare la Giornata del migrante. Nello stesso periodo, il cardinale Pham Minh Man e padre Joseph  Dinh Huy Huong, capo del Comitato per la carità, hanno tagliato il nastro per aprire la casa dei corsi di orientamento. Costruita vicino alla parrocchia, essa è in un terreno di 500 metri quadrati, ha tre piani e può ospitare 500 persone che prendono parte ai corsi.

“Oltre ai previsti corsi di formazione – spiega la signorina Hang – la ‘grande casa’ è anche luogo per incontri, scambio di esperienze di vita e di lavoro. Sono contenta di venire qui. E’ un’opportunità per sviluppare le mie capacità, portare amore per la fede e una sana vivacità per i giovani. Soprattutto qui c’è un sacerdote che aiuta spiritualmente e aiuta i lavoratori migranti”.

Padre Joseph  Dinh Huy Huong, capo del Comitato per la carità, riferisce che “la Conferenza episcopale italiana ci ha aiutato a costruire e completare il progetto. Ora tutte le classi sono in funzione, ma gli organizzatori sono ancora preoccupati di trovare urgenti aiuti per mantenere stabili e complete le attività scolastiche”.

Per dare aiuto ai giovani, i poveri e i migranti, il Comitato popolare della città incoraggia ad aprire e investire in corsi di orientamento. Nel 2008, Ho Chi Minh City ha avuto 320 unità di orientamento per 24 distretti e ha organizzato corsi di orientamento brevi e di base per 350mila giovani. Così la “casa di orientamento” della parrocchia di San Paolo ha potuto aiutare e sostenere miglia di migranti e di poveri della città.

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