14/05/2024, 11.55
PAKISTAN
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Il grazie di Madina Town alle infermiere cristiane, spesso vittime di abusi

di Shafique Khokhar

La Giornata internazionale loro dedicata è stata l'occasione per riconoscere questo prezioso servizio. Un evento per portare l'attenzione anche sulle violenze subite, a causa del loro genere e credo. Sr. Alvina, francescana che da 30 anni guida il dispensario medico della parrocchia: "Negli ospedali spesso sono discriminate e scoraggiate dai loro superiori". 

Faisalabad (AsiaNews) - Domenica 12 maggio, nella chiesa della parrocchia del quartiere Madina Town di Faisalabad è stata celebrata la Giornata internazionale dell’infermiere: 16 infermiere e 25 ostetriche sono state benedette dal parroco padre Khalid Rashid Asi, che ha unto loro le mani, strumenti per curare le persone. All'evento hanno partecipato circa sessanta persone tra operatori sanitari della parrocchia, studenti e madri. Sr. Alvina, francescana e capo infermiera della chiesa locale, che da trent'anni serve la comunità nel suo dispensario medico, è stata l'anima della giornata; svolge un servizio gratuito per le persone povere della comunità con l'aiuto della diocesi cattolica di Faisalabad, il cui vescovo è Joseph Indrias Rehmat.

“Mi congratulo con tutte le infermiere del mondo per il grande lavoro svolto - ha detto p. Khalid Rashid Asi -. Come il Messia le infermiere servono le persone quando soffrono e hanno continuato a farlo persino durante la pandemia di Covid, quando tutto il mondo era confinato nelle proprie case. Conducono la loro vita come angeli; salvano le persone e le riportano alla vita. Ho sempre lodato e ammirato il loro lavoro, nella storia di India e Pakistan”. 

La giornata è stata però anche l'occasione per ricordare quanti ostacoli le infermiere cristiane in Pakistan incontrano nel loro servizio. “Abbiamo alzato la voce per i loro diritti e perché siano loro riconosciuti stipendi equi - ha continuato il parroco -. Sono molestate sul posto di lavoro, devono sopportare parole dure da parte delle famiglie e degli anziani, ma continuano a lavorare per la nostra guarigione. Il governo dovrebbe prestare maggiore attenzione a loro”. Ostilità e maltrattamenti che sono specchio del clima nel Paese di insofferenza verso le minoranze cristiane, in particolare nei confronti delle donne. 

Anche sr. Alvina ha preso la parola, rivolgendosi alle persone partecipanti della celebrazione. “Incoraggio le infermiere cristiane in questa giornata, so che sono meno privilegiate e che molte volte sono scoraggiate dai loro superiori negli ospedali. Sappiamo bene che un'infermiera fa più sforzi di un medico per salvare una vita, costruisce un rapporto puro con i pazienti e si prende cura di loro al meglio”. “Sono molto grata a questa parrocchia per aver organizzato un evento così bello; hanno riversato il loro amore sulle infermiere, il che significa che accettano il loro grande ruolo nella società”, ha aggiunto la religiosa. “Tutte le parrocchie dovrebbero organizzare eventi simili”.

Nusrat Bibi, infermiera del gruppo parrocchiale, ha dichiarato di provare un'immensa gioia e felicità. Ribadendo quanto lei e le colleghe vengano spesso discriminate nel loro lavoro a causa della fede diversa, non ricevendo stipendi adeguati, soprattutto negli ospedali privati, nonostante lavorino più di qualsiasi altro membro del personale sanitario. “Sono in servizio come infermiera da 25 anni ma non sono mai stata trattata così prima d’ora. Il parroco ci ha regalato dei mazzi di fiori come segno d'amore perché ammira i nostri servizi e apprezza il nostro ruolo - ha detto -. Vi assicuro che continuerò a servire il popolo di Dio con vero zelo, perché pensiamo che Lui ci abbia assegnato questo ruolo e ci abbia messo al servizio della gente”. 

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