Il governo sta pensando di modificare il contestato art. 301 del Codice penale
E’ la norma in base alla quale sono stati inquisiti scrittori, pensatori e giornalisti che affermano “verità” diverse da quelle ufficiali, ad esempio sul genocidio degli armeni. La Ue ne ha chiesto l’eliminazione o una modifica sostanziale.
Ankara (AsiaNews) – Il governo turco avrebbe intenzione di modificare il contestato art. 301 del Codice penale che punisce le offese alla “turchità” (“Turkishness”), oltre che alla repubblica, allo Stato, alla magistratura ed all’esercito. In concreto, la “turchità” è intesa essere la versione ufficiale su situazioni ed eventi storici o attuali, come il terrorismo o il genocidio degli armeni. Per tale reato sono stati perseguiti scrittori, pensatori e giornalisti: tra loro il premio Nobel Orhan Pamuk e il giornalista Hrant Dink, ucciso a gennaio da un giovane nazionalista.
L’art. 301 è ritenuto una violazione della libertà di espressione e l’Unione europea, nell’ambito delle trattative per l’ingresso della Turchia nella Ue, ne ha chiesto l’eliminazione o quanto meno una profonda modifica. Proprio per questo, sostiene oggi il Turkish Daily News, il governo Erdogan ha deciso di modificarlo prima del rilascio del prossimo resoconto sul processo per l’ingresso del Paese nella Ue, previsto in novembre. Il nuovo testo potrebbe essere presentato in Parlamento entro la fine di questo mese.
Secondo il quotidiano, l’orientamento del partito di governo, l’AKP, sarebbe di conservare l’articolo, ma sostituendo la “turchità” con la “nazione turca” e prevedendo un’approvazione del ministro della Giustizia per l’avvio di ogni inchiesta basata su detto articolo. Il giornale ricorda che il primo ministro è contrario alla eliminazione del contestato articolo – chiesta ancora l’anno scorso da numerose organizzazioni non governative – in quanto, a suo parere, norme simili esistono in Paesi europei, ma è disposto a modificarne il testo.
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