16/04/2012, 00.00
NEPAL
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Il governo riconosce i Badi, fuoricasta nati senza nome e senza diritti

di Kalpit Parajuli
Per la prima volta dopo secoli, una Badi avrà diritto a un terreno di proprietà. Considerati al di sotto dei Dalit, essi hanno lavorato per secoli come schiavi sessuali delle caste alte.

Kathmandu (AsiaNews) - Il governo nepalese concede per la prima volta una proprietà a un membro dei Badi, minoranza di fuoricasta considerata al di sotto anche dei Dalit (gli "intoccabili"). Nei giorni scorsi, Nanimaya, giovane donna di 36 anni del distretto di Rukum costretta a prostituirsi per vivere, ha ricevuto un pezzo di terra a suo nome. Ciò le permetterà di avere una casa e un campo per mandare avanti la sua famiglia.  

Per secoli i Badi hanno servito i membri della alte caste come danzatori e intrattenitori alle feste. Tuttavia, nella società nepalese "Badi" è sinonimo di prostituta. La maggior parte dei membri non ha genitori, perché frutto di relazioni con i clienti. Nati senza un cognome, essi non hanno diritto a cittadinanza, proprietà, educazione, rappresentanza politica. Ciò li ha resi schiavi delle famiglie o dei gruppi di casta alta, che utilizzano i Badi - soprattutto le ragazze e le donne - come serve disponibili a qualsiasi tipo di "intrattenimento". Composta di circa 70mila persone, solo dopo anni di appelli da parte di associazioni per i diritti umani e organizzazioni non governative, il governo ha concesso ai membri della comunità lo status di cittadini. Dal 2007, il Dalit Group Uplift Coordination Commitee, gruppo che si batte per i diritti dei fuori casta, fa pressioni sul governo laico per concedere ai Badi anche il diritto alla proprietà.  

Nanimaya non hai mai conosciuto suo padre, così è accaduto anche per sua figlia. "I clienti sono tanti - racconta -  non so nemmeno con chi ho concepito la mia bambina. Per questa ragione tutti siamo senza cognome, figli di nessuno". La donna spiega che per secoli la monarchia ha negato loro qualsiasi diritto, anche quello ad avere un piccolo pezzo di terra. Ciò ha impedito ai Badi di emanciparsi. "Senza i documenti di proprietà - afferma - chi acquista un terreno o una casa non può donarlo ai propri figli". Nanimaya aggiunge che il piccolo terreno concessole dal governo rappresenta una grande conquista per tutta la comunità Badi.

Gopa Kiranti, Ministro della Cultura, dichiara che il governo sta cercando di risolvere il problema dei Badi, anche dove tale tradizione è radicata da secoli. "Speriamo - sottolinea - di concedere loro i pieni diritti nel più breve tempo possibile".

 

 

 

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