Il governo reinstalla Iftikhar Chaudhry, l’opposizione cancella la “lunga marcia”
Islamabad (AsiaNews) – Il primo ministro Raza Gilani ha annunciato stamane il ritorno di Iftikhar Chaudhry come giudice della Corte suprema. Lui e altri giudici erano stati allontanati dall’ex presidente Pervez Musharraf il 3 novembre 2007. Nawaz Sharif, leader del partito Pakistan Muslim League Nawaz (PML-N), ha subito cancellato le proteste programmate dei simpatizzanti, compresa la cosiddetta “lunga marcia” degli avvocati in diverse città del Paese, mettendo fine almeno per ora a tensioni e scontri con le forze dell’ordine, che rischiavano di far precipitare il Pakistan nel caos.
Gilani ha precisato che Chaudhry riprenderà il suo posto il 21 marzo, quando si ritirerà l’attuale giudice della Corte suprema, Abdul Hameed Dogar. Il primo ministro ha pure annunciato che il governo farà una petizione alla Corte suprema perché venga cancellata la decisione che vieterebbe a Sharif e al fratello Shabbaz ogni incarico pubblico.
Ali Zardari, vedovo di Benazir Buttho e presidente del Pakistan da 6 mesi, aveva promesso durante la campagna elettorale che avrebbe reinstallato il giudice Chaudhry, ma aveva ritardato la decisione, temendo vendette su Musharraf e su se stesso, accusato a suo tempo di corruzione e poi liberato dalle accuse proprio grazie a Musharraf.
Il ritardo nella promessa avevano fatto crescere l’opposizione al governo, soprattutto quella degli avvocati e dei giudici, a cui si era aggiunto Nawaz Sharif e il suo partito. Nei giorni scorsi erano avvenuti scontri con le forze dell’ordine nel Punjab e nel Sindh, con oltre 400 arresti. Il governo aveva posto un bando sulle proteste, per evitare che le manifestazioni giungessero fino ad Hyderabad e a Islamabad.
Il premier Gilani ha ordinato di togliere il bando sulle manifestazioni e di liberare tutti gli arrestati in relazione con la “lunga marcia”.
Parlando da un auto piena di petali di rosa, Nawaz Sharif ha dichiarato che d’ora in poi “attueremo la vera democrazia in Pakistan. Renderemo più forte la giustizia e suprema l’autorità del parlamento… Ora il destino di questa nazione cambierà”.
In 62 anni di indipendenza il Pakistan è stato per lungo tempo governato da dittature militari. Le due famiglie, i Buttho e gli Sharif, per decenni si sono scontrate e sconfessate reciprocamente. Nel 2006 avevano firmato un documento con la promessa di restaurare la democrazia in Pakistan, evitare gli scontri e abolire il governo militare.
Alla notizia del ritorno di Chaudhry come giudice della Corte suprema, molti oppositori e membri della società civile si sono radunati stamane attorno alla sua casa festeggiando. La polizia ha cominciato a rimuovere container, carri e altri ostacoli sulla strada messi nei giorni scorsi per fermare la lunga marcia verso Islamabad.
26/07/2018 14:27