Il dono del Papa alle vittime dei tifoni
La somma donata dal Pontefice vuole essere "uno stimolo" alla generosità della comunità internazionale e un conforto per i colpiti.
Infanta (AsiaNews) - È di 568 morti e 607 dispersi l'ultimo aggiornamento dalle Filippine colpite da 4 tifoni che da 10 giorni stanno seminato distruzione e morte nella regione nordorientale del paese. Tra le città più colpite dalle devastazioni vi sono Infanta, General Nakar e Real che a tutt'oggi sono raggiungibili solo via elicottero perché il mare in burrasca non permette alle navi di attraccare nei porti.
Proprio oggi il Pontificio Consiglio Cor Unum ha comunicato ad AsiaNews di aver inviato 25 mila dollari alla Caritas Internazionale a nome del papa come segno del suo aiuto alla popolazione filippina. L'intervento segue l'appello rivolto sabato scorso dal pontefice che aveva inviato un telegramma di condoglianze e partecipazione alle persone colpite dai tifoni. "Inviamo questa somma insieme all'appello urgente di Caritas Internazionale in favore di 195 mila famiglie rimaste senza casa" afferma un comunicato di Cor Unum, sottolineando che la somma inviata vuole essere "uno stimolo alla generosità della gente e delle agenzie internazionali" in favore delle vittime dei disastri.
Alla devastazione dell'acqua e delle inondazioni si aggiungono altre conseguenze tragiche per gli abitanti delle zone flagellate dai tifoni. Padre Francis Lukas, responsabile locale dell'emittente cattolica Radio Veritas, racconta ad AsiaNews che nella città di Infanta "i cani stanno iniziando a diventare selvaggi e mordono chiunque incontrano. La gente pensa che questo sia dovuto alla mancanza di cibo e al trauma per i tifoni".
A Infanta le inondazioni hanno messo completamente fuori uso la stazione locale dell'emittente Radio Veritas, una delle più antiche radio cattoliche delle Filippine. "Tutte le apparecchiature, i trasmettitori e i computer sono sommersi dal fango: non si è salvato nulla" lamenta padre Lukas. L'emittente è capace di raggiungere le località più sperdute dove era l'unico strumento per la gente di conoscere quello che avviene nel mondo; la radio è uno dei migliori strumenti di evangelizzazione del vicariato. Le omelie domenicali di mons. Julio Labayen, vescovo emerito di Infanta e sostenitore di una "chiesa dei poveri", sono state sempre molto seguite dalla gente, tanto che durante il periodo della legge marziale il vescovo aveva avuto problemi con i militari al potere. (SE)