Il cordoglio per Kim Dae-jung fa rinascere nuovi rapporti con Pyongyang
Gesti di conciliazione fra le due Coree, in lutto per la scomparsa dell’ex presidente del Sud. La delegazione del Nord rende omaggio alla salma e non è escluso un vertice con funzionari sud-coreani. Pyongyang rimuove le restrizioni ai confini e annuncia la ripresa del collegamento telefonico e ferroviario.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – In un gesto di conciliazione reciproco fra le due Coree, Seoul ha autorizzato il viaggio della delegazione nord-coreana nel Sud per rendere omaggio all’ex presidente Kim Dae-jung, scomparso il 18 agosto scorso. Pyongyang, in risposta, rimuove le restrizioni al passaggio di uomini e merci al confine e annuncia la ripresa dell’unico canale di comunicazione telefonico diretto fra i due Paesi.
Il cordoglio diffuso per la morte di Kim Dae-jung, artefice della “Sunshine Policy”, la politica di distensione fra le due Coree e protagonista dello storico vertice del 2000 con Kim Jong-il, sembra aver sbloccato le relazioni nella penisola coreana, congelate da diversi mesi.
Oggi Pyongyang ha informato il Sud che completerà la rimozione delle restrizioni al traffico lungo il confine. In particolare, verranno normalizzate le operazioni dell’ufficio per la Cooperazione economica fra Corea del Nord e Corea del Sud, interrotte il primo dicembre scorso. Il regime nord-coreano annuncia anche la ripresa dei collegamenti ferroviari, interrotti a fine 2008. Il “treno della pace”, lanciato con enfasi nel novembre 2007, era uno dei gesti più importanti per un cammino di riconciliazione; esso percorre i 25 chilometri che dividono Minsan, nel Sud, a Bongdong, nel Nord.
Il regime conferma infine la ripresa delle comunicazioni telefoniche attraverso l’unica linea – militare – che collega Nord e Sud. Ufficialmente, per permettere contatti diretti in occasione della visita della delegazione nord-coreana per i funerali di Kim Dae-jung; tuttavia, anche questa decisione costituisce un elemento significativo nel cammino verso la normalizzazione dei rapporti.
Analisti ed esperti di politica coreana sottolineano “l’importanza dei provvedimenti presi da Pyongyang”, a dispetto delle annunciate operazioni militari congiunte al confine di Corea del Sud e Stati Uniti, che il Nord ha sempre considerato una “minaccia alla sovranità nazionale”. Ieri Bill Richardson, governatore del Nuovo Messico, ha parlato di “segnali positivi”, dopo un colloquio diretto con delegati nord-coreani. L’ex ambasciatore Usa alle Nazioni Unite sotto l’amministrazione Clinton conferma “un calo di tensione” e la volontà del regime di avviare “contatti diretti” con Washington sulla questione nucleare.
Nel frattempo la delegazione di alti funzionari nord-coreani è giunta a Seoul per rendere omaggio alla salma di Kim Dae-jung (nella foto di Yonhap News). La visita dovrebbe durare due giorni e non è escluso – sebbene non vi siano conferme ufficiali – che possa essere occasione per colloqui diretti con il presidente Lee Myung-bak o esponenti di prima fila dell’esecutivo sud-coreano.
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