Il card. Zen ricorda le vittime di Tiananamen: La verità vince col sangue dei martiri

di Victoria Li

Almeno 200 cattolici hanno partecipato alla messa nella chiesa di St Margaret. Ve ne sono altre fino al 3 giugno. I fedeli sono invitati a partecipare alla veglia serale nel Victoria Park, dove si attendono 150 mila persone. Venti Madri di Tiananmen sono morte senza poter fare lutto in pubblico per i loro figli uccisi dai carri armati dell’esercito.

Hong Kong (AsiaNews) – “Nella fede, facciamo memoria dei nobili ideali degli studenti, fino al giorno in cui coloro che sono al potere ammetteranno i propri errori”: così il car. Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, ha spiegato ieri la messa in commemorazione delle vittime del massacro di Tiananmen.

Il cardinale ha sottolineato che il sacrificio dei giovani uccisi era per l’amore e la dignità dei loro compatrioti: “Con l’aiuto della preghiera del beato Giovanni Paolo II, non abbiamo paura di affrontare le forze del male. Col sangue dei martiri, la verità vince”.

La messa si è tenuta nella chiesa di St Margaret e ad essa vi hanno partecipato circa 200 fedeli. Ognuno dei partecipanti ha poi acceso una candela per la Cina (v.foto). Nel 1989, decine di migliaia di studenti, operai, contadini e sostenitori della democrazia si sono radunati per diverse settimane, chiedendo democrazia, libertà, un governo non corrotto, ma nella notte fra i 3 e il 4 giugno, con un raid dell’esercito, sono stati uccisi, arrestati o esiliati.

Il porporato ha detto che le autorità cinesi hanno ucciso gli innocenti e i giovani, incarcerato gli operatori di pace e i difensori dei diritti umani, risparmiando i corrotti. Anche sacerdoti cattolici – ha ricordato – sono stati arrestati per più di 10 anni, battuti, umiliati.

Il cardinale ha poi citato la preghiera di Benedetto XVI a Nostra Signora di Sheshan, la “Madre della speranza, che nel buio del Sabato santo andasti con incrollabile fiducia incontro al mattino di Pasqua” e ha aggiunto: “Noi crediamo che il sangue dei martiri e il sangue di Gesù porterà fiori e frutti”.

Oltre a quella in St Margaret, fra il 25 e il 3 giugno vi sono altre messe commemorative programmate ad Hong Kong per ricordare le vittime di Tiananmen. Esse sono organizzate dai gruppi cattolici a sostegno dei movimenti patriottici e democratici della Cina. Il tema scelto per quest’anno è tratto dal salmo 126 (Ps 126,5): “Chi semina nelle lacrime, mieterà con giubilo”.

Le organizzazioni cattoliche hanno anche preparato una mostra, alcuni video e un momento di preghiera che nel pomeriggio precederà la grande manifestazione del 4 giugno nel Victoria Park, alla sera.

Lo scorso 18 maggio, in una conferenza stampa per presentare l’evento del 4 giugno, Lee Cheuk-yan, successore di Szeto Wah come presidente dell’Alleanza a sostegno del movimento democratico e patriottico in Cina, ha confidato ai giornalisti che quest’anno spera vi sia una partecipazione di 150 mila persone, come per l’anno scorso. Forse, ha aggiunto, dati i recenti arresti di attivisti democratici e dei diritti umani in Cina, quest’anno potrebbero aggiungersi anche più persone.

Gli editoriali dei due giornali diocesani Kung Kao Po e Sunday Examiner (con la data del 29 maggio), invitano i cattolici a partecipare alle attività in memoria del massacro di Tiananmen. Citando l’appello di Benedetto XVI per la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, gli articoli sottolineano che tale partecipazione rende possibile ai cristiani di penetrare nel mistero dell’Incarnazione, del “Cristo sofferente, presente in mezzo al suo popolo”.

I giornali fanno notare che almeno 20 Madri di Tiananmen sono morte e le famiglie non possono ancora oggi fare lutto pubblico per le vittime del massacro; a coloro che sono in esilio non si permette di ritornare nemmeno per i funerali dei genitori. I due giornali apprezzano l’impegno di alcuni parlamentari di Hong Kong che ogni anno al 4 giugno domandano al Legco (il parlamento di Hong Kong) di votare per chiedere giustizia per i fatto dell’89, anche se la mozione viene sconfitta tutti gli anni.