Il capo dell’anti terrorismo saudita sfugge ad un attentato kamikaze di al Qaeda
Un terrorista si è fatto esplodere nella residenza del principe Muhammad bin Naif che ha riportato solo lievi ferite. L’attentato giunge a pochi giorni dall’annuncio dell’arresto di 44 militanti e dal sequestro di armi ed esplosivi di al Qaeda nel Regno.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - Un terrorista kamikaze ha cercato di assassinare il principe Muhammad bin Naif, assistente del Ministero saudita degli interni con delega alla sicurezza.
Nella notte di ieri, 27 agosto, l’attentatore si era unito ad alcune persone ammesse nella casa del principe, a Jeddah, per omaggiarlo in occasione dell’inizio del Ramadan. La Corte saudita afferma che il kamikaze era un terrorista ricercato “che aveva in precedenza espresso il desiderio di arrendersi, presentandosi al principe”.
Secondo le ricostruzioni diffuse dalle autorità del Regno, il kamikaze si è fatto saltare in aria ferendo solo in modo lieve il principe che è poi apparso in tv in compagnia dei re Abdullah che gli ha fatto visita in ospedale.
L’attentato a Muhammad bin Naif giunge a pochi giorni dall’annuncio dell’arresto di 44 militanti e dal sequestro di armi ed esplosivi di al Qaeda nel Regno. Il principe, tra i responsabili delle operazioni contro l’organizzazione terroristica, ha commentato il fatto affermando: “Questo attacco non farà altro che accrescere la nostra determinazione a sradicare il terrorismo”.
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