Il capo della Banca centrale critica la politica economica di Ahmadinejad
Il presidente annuncia la riduzione dei tassi di interesse, ma il responsabile dell’istituto centrale afferma che la disposizione “non può essere comunicata alle banche”, perché non è stata presa seguendo le procedure.
Teheran (AsiaNews) – La decisione del governo iraniano di abbassare il tasso di interesse “non può essere trasmessa alla banche”. Anche se almeno parzialmente giustificata da questioni procedurali, una inattesa critica alla politica economica del governo iraniano è arrivata dal capo della Banca centrale, Tahmasb Mazaheri, che si è rifiutato di seguire le indicazioni dell’esecutivo.
Mazaheri ha motivato il suo gesto, sostenendo che il tasso di interesse può essere ridotto solo nell’ambito delle linee proposte dagli esperti della Banca centrale, precedentemente elaborati e presentati alla amministrazione. E’ tale principio che Mazaheri ha spiegato in una lettera al presidente Ahmadinejad, nella quale, come egli stesso ha dichiarato, di afferma che “quando questo obiettivo sarà analizzato, finalizzato e sarà comunicabile alle banche, lo comunicheremo, perché l’attuale decisione, con i difetti che ha, non è comunicabile”.
Nel riferire la vicenda, Rooz, giornale on line di oppositori, ricorda che l’ex ministro delle finanze, Danesh-Jafari, ha rivelato che già lo scorso anno tutti i membri del Consiglio per il credito e la moneta si erano opposti alla diminuzione degli interessi ed avevano votato contro e che avevano cambiato il loro voto sotto le pressioni del presidente. Ora Ahmadinejad è tornato di nuovo sulla questione ed ha personalmente annunciato la riduzione dei tassi.
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