Il brand kazaco della figlia dei potenti
Asel Tasmaganbetova, figlia di Imangali, il segretario dell’alleanza eurasiatica Csto e uno dei politici più in vista del Paese, ha lanciato una linea di prodotti cosmetici che pubblicizza come espressione dell'"autentico spirito kazako".
Astana (AsiaNews) - L’articolo più simbolico in vendita nei giorni di festa in Kazakistan è il nuovo gel cosmetico Asiyä, che trasmette “le fragranze della steppa, quelle emanate dal disperdersi della nebbia sopra il terreno, rilasciando un senso di freschezza ricoperto degli aromi delle erbe medicinali”, come narra la presentazione pubblicitaria. La sua produzione viene dall’intuizione di Asel Tasmaganbetova, figlia di Imangali, il segretario dell’alleanza eurasiatica Csto e uno dei politici più in vista del Paese, ai vertici delle strutture statali fin da quando era assistente del presidente Nursultan Nazarbaev, alla fine del periodo sovietico.
Il prodotto ha la pretesa di “portare in sé i segreti delle tradizioni secolari, che donano forza e salute”. Quello che viene definito il “primo brand nazionale” vuole ispirare lo sviluppo della vita del popolo, “liberando l’anima e la magia delle piante kazache”. Il nome Asiyä racchiude in sé molti significati, oltre a quelli delle dimensioni sterminate del continente: sulle confezioni viene stampato riportando nella lettera A l’immagine stilizzata della yurta, la tenda dei nomadi della steppa, mentre la lettera Y rappresenta la coppa con cui si beve il tè, accompagnato da ogni tipo di pietanza, nel calore dell’abitazione e dell’accoglienza familiare, il tutto con un’evidente segnale Made in Kazakhstan.
Come spiega Tasmaganbetova in un’intervista a Forbes, “l’idea era la creazione di una marca nazionale che rispettasse i migliori standard, e fosse accessibile ad ogni famiglia kazaca… noi viviamo in Asia, ma nella cosmetica e in tanti altri campi usiamo i migliori prodotti europei, e questo è quanto meno strano”. L’intenzione era quindi quella di rendere disponibile “l’autentico spirito kazaco”, con una produzione di saponi, shampoo, balsami e gel per la doccia, per ora acquistabili solo via internet, ma che presto saranno presenti anche sui banconi delle principali reti commerciali e mercati.
La fabbrica per la produzione della “cosmetica curativa” si trova ad Almaty, la capitale meridionale del Kazakistan, su uno spazio di 2,5 mila metri quadri. Non ci si limita a “riempire delle boccette con liquidi aromatici già pronti”, spiega l’imprenditrice, ma vi sono “laboratori per la ricerca di formule adeguate e sempre nuove”, per ottenere il certificato Gmp (Good Manufacturing Practice) che garantisce il più alto livello di qualità secondo gli standard internazionali, aprendo la strada alla diffusione tramite accordi con i più importanti brand mondiali.
Il nome Asiyä può essere pronunciato come “Azia” o come “Asia”, nel primo caso evocando un famoso romanzo dello scrittore e filologo kazaco Olžas Suleymenov, dal titolo Az i Ja, “Io e Io” nelle varianti dell’antico slavo confrontato con il russo più moderno, a partire dal grande capolavoro dei tempi della Rus’ di Kiev, Il canto della schiera di Igor che racconta le battaglie dei russi contro i polovtsy, i nomadi dell’Asia e antenati dei kazachi. Il nome “Asia”, pronunciato con la S sorda, richiama invece quello della stessa creatrice del prodotto, Asel, legato a quello della nonna che si chiamava appunto “Asia”, e la famiglia non è certo un fattore secondario nella storia di Tasmaganbetova, e dell’intero Kazakistan.
I prodotti Asiyä cercano di esprimere l’armonia con soltanto con le radici della terra kazaca, ma con il mondo intero, esprimendo lo spirito attuale della nazione in mezzo ai cambiamenti epocali. Per la produzione ci si attiene scrupolosamente alle metodologie ecologiche, senza uso di parabeni e conservanti tossici, e senza effettuare test sugli animali, ottenendo anche i certificati ḥalāl secondo le norme della legge islamica. La figlia del capo eurasiatico conclude affermando che “scegliendo questo brand nazionale, voi diventate parte di una nuova visione del mondo, in cui la bellezza e la cura di sé non recano danni all’ambiente circostante, ma contribuiscono a migliorare la vita di tutti”.
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