04/03/2010, 00.00
CINA
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Il bilancio per l’esercito cinese aumenta “solo” del 7,5 per cento

di Wang Zhicheng
Le spese militari cinesi sono al secondo posto mondiale, dopo quelle degli Stati Uniti, e sono il doppio di quelle dell’India. Esperti pensano che il budget militare sia molto più alto. Il portavoce dell’Assemblea nazionale del popolo critica Obama per il suo incontro col Dalai Lama e chi “usa” Taiwan per immischiarsi negli affari interni della Cina. In Xinjiang vi è “solidarietà e armonia”.
Pechino (AsiaNews) – Per il 2010, la Cina pensa di aumentare il bilancio della difesa del 7,5%, l’aumento più basso negli ultimi 10 anni. L’incremento è pari a 532,1 miliardi di yuan (pari a 78 miliardi di dollari Usa). Lo scorso anno l’incremento è stato del 14,9% e negli anni precedenti ha variato dal 10 al 14%.
 
Presentando la novità in una conferenza stampa prima dell’Assemblea nazionale del popolo, che comincia domani, il portavoce Li Zhaoxing (v. foto) ha sottolineato che “la Cina è impegnata in una politica di sviluppo pacifico” e ha fatto notare che “le spese militari della Cina negli ultimi anni sono circa l’1,4% del Prodotto interno lordo”, mentre per gli Usa è il 4% e più del 2% in Gran Bretagna, Francia e Russia.
 
A livello mondiale, la Cina è seconda solo agli Stati Uniti per spese militari. Il bilancio Usa dello scorso anno è di 636,3 miliardi di dollari. Ma Pechino spende il doppio di quanto spenda New Delhi, che ha un bilancio di  32,1 miliardi di dollari.
 
Wen Bing, ricercatore dell’Accademia di scienze militari dell’esercito, ha spiegato da parte sua che la riduzione rispetto agli altri anni è dovuta al contesto globale, segnato dalla crisi economica finanziaria e alle migliori condizioni di sicurezza sul pianeta.
 
Ma esperti fanno notare che altri Paesi della regione, proprio a causa della crisi, hanno bloccato o ridotto drasticamente le spese militari.
 
Li ha elogiato la “trasparenza” della Cina sulle spese militari, riaffermando che esso serve solo alla “salvaguardia della sovranità e della sicurezza nazionale” del Paese.
 
In realtà tutti gli osservatori sono d’accordo nel ritenere che la Cina dichiari molto meno di quanto spenda in effetti. Anzitutto perché alla fine dell’anno, le spese sono maggiori di quelle programmate. Lo scorso anno la Cina aveva pianificato una spesa di 480,7 miliardi di yuan e ne ha poi spesi 495.
Ma soprattutto Pechino non inserisce alcune voci nel budget, calcolate in altri ambiti. Secondo il Pentagono la Cina spende almeno il doppio del bilancio dichiarato.
 
Ad ogni modo, Li ha ripetuto che “la Cina aderisce a una via di pacifico sviluppo e a una politica militare di difesa”.
 
Nella stessa conferenza stampa, Li Zhaoxing ha criticato quei Paesi che si intromettono negli “affari interni della Cina”. In un'evidente critica a Barack Obama, egli ha detto che il popolo cinese “è irato” verso quei capi di Stati che incontrano il Dalai Lama. Egli ha pure ribadito che interferire sulla Cina “usando” il problema di Taiwan è “inaccettabile”. In un’ulteriore annotazione, Li ha dichiarato che la situazione dello Xinjiang è “stabile” e che “si sta consolidando la solidarietà, la mutua assistenza e armonia”.
 
Nel luglio scorso, una manifestazione pacifica di uiguri si è trasformata in una rivolta contro l’etnia han. Questi ultimi hanno risposto con violenza e ne è nata una piccola guerra civile che ha fatto 197 morti, con migliaia di arresti e decine di condanne a morte.
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