Il Vietnam ricorda i suoi 117 martiri. Un esempio di coraggio per la Chiesa di oggi
di J.B.Vu
Un convegno organizzato dalla diocesi di Saigon in memoria dei martiri canonizzati dal beato Giovanni Paolo II. Il card. J.B. Phạm Minh Mẫn: ““Il più grande miracolo collegato alla canonizzazione dei 117 martiri del Vietnam sono l’esistenza e lo sviluppo della chiesa del Vietnam”.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – I cattolici del Vietnam ricordano I 117 martiri del loro Paese canonizzati dal Beato Giovanni Paolo II il 19 giugno del 1988. Una piccola parte degli oltre 130mila cattolici uccisi per testimoniare la loro fede durante la persecuzione compiuta dai re vietnamiti. Dal 21 al 26 novembre la diocesi di Saigon ha organizzato un convegno, a cui partecipano 180 persone: 58 sacerdoti, 27 religiosi e 95 laici delle parrocchie. Prima della messa, il giorno della celebrazione della festa dei martiri, il 24 novembre, il cardinale J.B. Phạm Minh Mẫn ha espresso i suoi sentimenti ai fedeli della diocesi, durante un incontro al seminario maggiore di San Giuseppe: “Il più grande miracolo collegato alla canonizzazione dei 117 martiri del Vietnam sono l’esistenza e lo sviluppo della chiesa del Vietnam”.
Il porporato ha ricordato che “il sangue dei martiri è il seme della fede che Dio ha continuato a riversare sul Paese in molte fasi storiche di difficoltà e di cambiamento. Non c’è solo il sangue dei martiri, ma anche il sudore e le lacrime delle famiglie cattoliche del Vietnam, delle comunità, e dei nostri antenati. Tutti si sono sacrificati per servire Dio, la Chiesa e la società. Oggi dimostriamo la nostra gratitudine ai martiri del Vietnam e ai nostri antenati, e preghiamo Dio per la Chiesa di oggi, Chiediamo a Dio di darci l’acqua della fonte, i semi per la crescita della Chiesa e della società nel presente e nel futuro”.
Il cardinale Phạm Minh Mẫn è intervenuto anche al Convegno, sottolineando che “ciascuno dovrebbe riflettere e identificare gli ostacoli sulla via del rinnovamento, esaminare le cause profonde e trovare i mezzi per uscire da questo circolo vizioso, rompere ciò che impedisce di ampliare la comunione nella Chiesa e nella società. Lo scopo è quello di portare i valori del Vangelo e quelli umani nella vita della famiglia, in quella sociale, economica e politica, oggi. E’ questa la strada per prendere parte alla missione della Nuova evangelizzazione ora, e di accompagnare Gesù nel servizio alla vita e allo sviluppo della famiglia umana”.
Anche il vescovo ausiliare Peter Nguyễn Văn Khảm ha predicato durante la festa dei Martiri dei Vietnam. Ha voluto sottolineare che “ricordare i Martiri del Vietnam non è solo mostrare rispetto verso la santità, ma anche volontà di promuovere uno spirito di martirio simile al loro. Essere martiri oggi vuol dire essere coraggiosi, testimoniare la Buona novella di Dio, e mostrare in ogni circostanza l’amore di Gesù”.
Il porporato ha ricordato che “il sangue dei martiri è il seme della fede che Dio ha continuato a riversare sul Paese in molte fasi storiche di difficoltà e di cambiamento. Non c’è solo il sangue dei martiri, ma anche il sudore e le lacrime delle famiglie cattoliche del Vietnam, delle comunità, e dei nostri antenati. Tutti si sono sacrificati per servire Dio, la Chiesa e la società. Oggi dimostriamo la nostra gratitudine ai martiri del Vietnam e ai nostri antenati, e preghiamo Dio per la Chiesa di oggi, Chiediamo a Dio di darci l’acqua della fonte, i semi per la crescita della Chiesa e della società nel presente e nel futuro”.
Il cardinale Phạm Minh Mẫn è intervenuto anche al Convegno, sottolineando che “ciascuno dovrebbe riflettere e identificare gli ostacoli sulla via del rinnovamento, esaminare le cause profonde e trovare i mezzi per uscire da questo circolo vizioso, rompere ciò che impedisce di ampliare la comunione nella Chiesa e nella società. Lo scopo è quello di portare i valori del Vangelo e quelli umani nella vita della famiglia, in quella sociale, economica e politica, oggi. E’ questa la strada per prendere parte alla missione della Nuova evangelizzazione ora, e di accompagnare Gesù nel servizio alla vita e allo sviluppo della famiglia umana”.
Anche il vescovo ausiliare Peter Nguyễn Văn Khảm ha predicato durante la festa dei Martiri dei Vietnam. Ha voluto sottolineare che “ricordare i Martiri del Vietnam non è solo mostrare rispetto verso la santità, ma anche volontà di promuovere uno spirito di martirio simile al loro. Essere martiri oggi vuol dire essere coraggiosi, testimoniare la Buona novella di Dio, e mostrare in ogni circostanza l’amore di Gesù”.
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