Il Vietnam non accetta le critiche Usa alla libertà religiosa
Cristiani protestanti contro l'approvazione di una legge che giustifica la discriminazione religiosa
Hanoi (Asianews/Ucan) Il Vietnam ha protestato contro il dipartimento di Stato Usa che nel suo ultimo Rapporto sulla libertà religiosa lo ha inserito per la prima volta nella lista dei Paesi "oggetto di preoccupazione particolare". Secondo gli Usa in Vietnam si registrano " violazioni del diritto alla libertà religiosa particolarmente gravi". In una messaggio televisivo, Le Dung, portavoce del ministro degli esteri vietnamita, ha dichiarato:"Protestiamo fortemente contro la decisione del Dipartimento di Stato americano, fondata su informazioni errate e che non riflettono la verità della situazione religiosa nel Paese". Dung ha affermato che il Vietnam rispetta e protegge la libertà di fede e religione di tutti suoi cittadini, "come prevede l'Ordinanza sulle Religioni, adottata il 18 giugno dal Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale". L'ordinanza dovrebbe entrare in vigore dal 15 novembre prossimo, ma gruppi di cristiani protestanti ne hanno già lamentato la pericolosità. Il reverendo Pham Dinh Nhan, capo degli evangelici del Vietnam ha avvertito che "l'Ordinanza creerà problemi e disuguaglianze soprattutto sul problema dei luoghi di culto e preghiera". Il pastore ha detto che l'ordinanza sulla religione mira "a bandire in modo definitivo le case che abbiamo dovuto adibire a chiese e che dal 1975 aspettano un riconoscimento statale". Egli ha aggiunto che "molti articoli dell'Ordinanza forniscono alle autorità locali una giustificazione legale alla persecuzione delle Chiese in Vietnam". Il reverendo Nhan ha raccontato che dopo la fine della Guerra del Vietnam, nel 1975, il Governo ha chiuso o convertito ad altri scopi molti luoghi religiosi. Il pastore ha di recente invitato i fedeli a digiunare e pregare 3 giorni al mese, da settembre a novembre, affinché il governo cancelli l'ordinanza, metta fine a "pregiudizi e persecuzioni" contro la Chiesa e le sue attività.
Il rapporto Usa di quest'anno inserisce il Vietnam tra i Paesi che conducono "azioni totalitarie e dittatoriali per controllare la fede e la pratica religiosa". Nella stessa lista: Cina, Cuba, Laos, Myanmar e Corea del Nord. Secondo il Dipartimento di Stato Usa il Vietnam continua a impedire lo svolgersi pubblico di attività organizzate da gruppi religiose non riconosciuti dal governo. La libertà religiosa nel Paese è peggiorata negli ultimi 2 anni. Secondo il Rapporto i più colpiti sono le comunità Montagnard, i cristiani Hmong, le "case-chiesa" protestanti e i responsabili della Chiesa buddista unificata del Vietnam, che affrontano incarcerazioni e discriminazioni; in alcune zone sono addirittura spinti con la violenza a rinunciare alla loro fede.
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