Il Vietnam celebra i 100 anni del generale Giap
L'eroe dell’indipendenza è nato il 25 agosto 1911 in una provincia nel centro-nord del Paese. Il suo nome è legato alle guerre contro francesi, giapponesi e statunitensi. Ancora oggi è ricordato per la battaglia nella piana di Dien Bien Phu, nel 1954, che ha messo fine alla guerra di Indocina. Egli è anche voce critica del governo e del Partito.
Hanoi (AsiaNews) – Dopo aver sconfitto in serie francesi, giapponesi e americani, pare aver vinto anche il fattore tempo: è il generale Vo Nguyen Giap, eroe dell’indipendenza vietnamita, che proprio oggi compie 100 anni. Egli è nato il 25 agosto 1911 nella provincia di Quang Binh, centro-nord del Paese, in una famiglia povera e composta da sette fratelli, alcuni dei quali morti giovani. Attivo politicamente fin dal tempo della scuola, egli è stato espulso da un liceo di Hue per aver organizzato delle proteste studentesche. Ma il suo nome è legato a doppio filo alle guerre combattute in Indocina nella seconda metà del ‘900, tanto che il popolo vietnamita lo considera la seconda personalità più importante della nazione, dopo lo “zio” Ho Chi Minh.
Do Quy Doan, vice-ministro della Cultura, ha ricordato come “alcuni dei più importanti e gloriosi avvenimenti sono associati al suo nome e alla sua causa”. Ieri il generale a quattro stelle ha ricevuto una delegazione di politici e leader del Partito comunista, che hanno voluto festeggiarlo per il centenario. Egli possiede ancora oggi una villa in stile coloniale ad Hanoi, poco distante il mausoleo di Ho Chi Minh, in pieno centro città, dove fino a tre anni fa riceveva ancora capi e leader di Stato stranieri. L’agenzia ufficiale Viet Nam News riporta i “ringraziamenti” dell’anziano leader e il suo “rinnovato impegno” per la conquista di nuovi obiettivi.
L’impresa più famosa della sua carriere militare risale al maggio 1954, con la storica umiliazione dell’esercito francese nella piana di Dien Bien Phu. Il generale Giap, grazie a un’abile contromossa sul campo, riesce a tagliare le linee transalpine, provocandone il collasso e mettendo fine alla guerra di Indocina. In questi giorni il governo di Hanoi gli ha dedicato una mostra fotografica, con foto in bianco e nero datate di decenni.
Tuttavia, negli ultimi anni si è più volte scontrato con il governo vietnamita, accusato di promuovere politiche sin troppo “filo-cinesi” a discapito dell’indipendenza territoriale ed economica del Paese. Tra le altre, la battaglia contro il programma di estrazione della bauxite negli Altipiani centrali, il cui sfruttamento (a vantaggio di Pechino) ha provocato critiche di ambienti scientifici e ambientalisti.
Infine, per le sue accuse di corruzione verso i leader politici e per le critiche alla burocrazia e al Partito, fu emarginato dalla scena politica per 25 anni. In un suo intervento al Congresso nel 2006 ha più volte insistito sulla necessità di trasparenza e democrazia e di un’azione decisa contro la corruzione. “Un partito che nasconde i suoi difetti è in rovina – ha scritto Giap su un giornale di Stato – un partito che ammette e fa chiarezza sui suoi errori è coraggioso, forte ed onesto”.
Do Quy Doan, vice-ministro della Cultura, ha ricordato come “alcuni dei più importanti e gloriosi avvenimenti sono associati al suo nome e alla sua causa”. Ieri il generale a quattro stelle ha ricevuto una delegazione di politici e leader del Partito comunista, che hanno voluto festeggiarlo per il centenario. Egli possiede ancora oggi una villa in stile coloniale ad Hanoi, poco distante il mausoleo di Ho Chi Minh, in pieno centro città, dove fino a tre anni fa riceveva ancora capi e leader di Stato stranieri. L’agenzia ufficiale Viet Nam News riporta i “ringraziamenti” dell’anziano leader e il suo “rinnovato impegno” per la conquista di nuovi obiettivi.
L’impresa più famosa della sua carriere militare risale al maggio 1954, con la storica umiliazione dell’esercito francese nella piana di Dien Bien Phu. Il generale Giap, grazie a un’abile contromossa sul campo, riesce a tagliare le linee transalpine, provocandone il collasso e mettendo fine alla guerra di Indocina. In questi giorni il governo di Hanoi gli ha dedicato una mostra fotografica, con foto in bianco e nero datate di decenni.
Tuttavia, negli ultimi anni si è più volte scontrato con il governo vietnamita, accusato di promuovere politiche sin troppo “filo-cinesi” a discapito dell’indipendenza territoriale ed economica del Paese. Tra le altre, la battaglia contro il programma di estrazione della bauxite negli Altipiani centrali, il cui sfruttamento (a vantaggio di Pechino) ha provocato critiche di ambienti scientifici e ambientalisti.
Infine, per le sue accuse di corruzione verso i leader politici e per le critiche alla burocrazia e al Partito, fu emarginato dalla scena politica per 25 anni. In un suo intervento al Congresso nel 2006 ha più volte insistito sulla necessità di trasparenza e democrazia e di un’azione decisa contro la corruzione. “Un partito che nasconde i suoi difetti è in rovina – ha scritto Giap su un giornale di Stato – un partito che ammette e fa chiarezza sui suoi errori è coraggioso, forte ed onesto”.
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