Il Vangelo oltre le parole
Tewatte (AsiaNews) – Una messa interamente svolta utilizzando il linguaggio dei segni. E’ stata celebrata così, per quasi 200 persone, una messa di ringraziamento della nona giornata nazionale dei cattolici non-udenti nella cappella Giubileo della Basilica di Tewatte ieri mattina, domenica 11 Marzo.
Chi è sordo non può neppure pensare di alzare la cornetta del telefono, fare una telefonata a un amico o a un parente e chiedere semplicemente “come stai?”. L’unico modo per “sentire” gli altri è utilizzare il linguaggio dei segni, anche per pregare o “ascoltare” il Vangelo . Padre Silva, cappellano dei sordi, muti e ciechi, aveva annunciato che la messa di ringraziamento sarebbe stata interamente svolta utilizzando il linguaggio dei segni per quelle 200 persone circa non udenti e che hanno atteso con gioia questo momento, insieme alle loro famiglie. Prima di iniziare la messa si è svolta la tradizionale accensione della lampada a olio in presenza di padre Sudath Jayalal Silva con suor Shirani Perera, superiora della congregazione del perpetuo aiuto, Clarice Perera patron della popolazione sorda, suor Jacintha Jayasinghe preside della scuola per sordi St. Joseph, Chrisantha Jayawardana direttore dell’associazione degli ex alunni della St. Joseph e un attuale studente della scuola.
Nella sua omelia padre Silva ha detto “ Ci riuniamo qui oggi come una famiglia di persone sorde ringraziando il Signore per ogni benedizione che abbiamo ricevuto nel corso degli anni passati. Vorremmo chiedere al Signore di donarci la saggezza per crescere spiritualmente e aiutarci a fare buoni propositi per condurre le nostre vite nel modo giusto ora e negli anni a venire.”
Nelle testimonianze di coloro che sono accorsi si legge entusiasmo e gioia. Una ragazza sorda di 29 anni, Ruwanthi Fernando, indaffarata nell’aiutare il padre che decorava l’altare, ha espresso la sua gioia per poter essere lì. Ha affermato che solo in questo modo hanno la possibilità di stare insieme e condividere il loro amore, la loro gioia e il loro dolore con gli altri. Suo padre, che ha 62 anni, ha detto ad AsiaNews: “Sono davvero riconoscente e apprezzo le nostre sorelle del perpetuo aiuto per aver dato tale favolosa e impagabile opportunità a tutta la popolazione sorda appartenente all’associazione”.
Altre testimonianze ad AsiaNews sono giunte dal presidente e dal segretario degli ex alunni dell’associazione, Chrishantha Jayawardane e Palitha Appunhamy che hanno riferito “molti membri dell’associazione si sono radunati qui oggi soprattutto per ringraziare Dio e ringraziare per le loro vite, matrimoni, educazione e anche per i dolori. Non abbiamo mai assistito a questo tipo di messa. Nella nostra società è rara un’occasione tale che ci dia la possibilità di assistere a una messa di questo tipo. Questa rappresenta una grande benedizione per i membri della nostra associazione e un grande giorno per tutti noi”.
Tale avvenimento è un segno di speranza per una popolazione piegata dai conflitti che avvengono ormai da anni nei loto territori. La guerra civile in Sri Lanka è iniziata nel 1983 quando la minoranza delle Tigri per la Liberazione del Tamil attaccarono i soldati cingalesi. In pochi giorni a Colombo morirono un migliaio di Tamil e molti diventarono rifugiati. Da allora il conflitto continua. In oltre 20 anni di guerra si stima siano morte tra le 60 e le 80mila persone. Da dicembre 2005 una recrudescenza degli scontri tra ribelli e militari è costata la vita a 4mila persone. Nei primi due mesi del 2007 si sono registrati quasi 100 rapimenti e sparizioni la maggior parte a Colombo, Batticaloa e Jaffna tutte zone controllate dal governo, nelle aree controllate dai ribelli i rapimenti sono stati maggiori. Nel dicembre 2001, dopo vent'anni di lotta, le Tigri Tamil e il governo hanno firmato insieme una tregua con la Norvegia quale mediatore del processo di pace e il 22 febbraio 2002 si è formalizzato un cessate-il-fuoco, valido ancora solo sulla carta. L’otto marzo si è verificato un grande esodo di civili, circa 100mila, dalla zona di Batticaloa dove si stanno radunando le truppe cingalesi in vista di un’offensiva contro i ribelli Tamil.