Il Pen Centre si schiera con Mo Yan, ma gli chiede “più impegno” per la libertà
Pechino (AsiaNews) - Il Pen Centre cinese, l'organizzazione indipendente che riunisce i migliori scrittori della Cina contemporanea "non affiliati" al governo, ha lodato il Nobel per la letteratura Mo Yan e il suo appello per la liberazione del "collega" Liu Xiaobo, Nobel per la pace nel 2010. Tuttavia il gruppo, di cui Liu è presidente onorario, ha chiesto anche a Mo di "chiarire" alcune sue posizioni e di "risolvere" le contraddizioni fra la sua opera e la sua vita personale.
Subito dopo la proclamazione dell'assegnazione del Premio a Mo - noto per capolavori come "Sorgo rosso" e "Trasformazioni" - alcuni dissidenti cinesi e oltremare hanno criticato la scelta di Stoccolma definendo lo scrittore "troppo vicino" al regime comunista. Fra i critici più accesi l'architetto Ai Weiwei e l'autore del "Muro della democrazia", Wei Jingsheng. Il giorno dopo, Mo ha risposto chiedendo al governo cinese di liberare "il prima possibile" Liu Xiaobo, in carcere dal dicembre del 2010.
Nel comunicato emesso questa mattina dal Pen si legge: "La nostra organizzazione ringrazia Mo Yan per il suo appello a favore della liberazione di Liu Xiaobo. Chiediamo inoltre allo scrittore di unirsi a noi e concentrarsi sulla libertà di parola e di espressione in Cina, in modo particolare nei riguardi di altri scrittori come Liu Xiaobo, che per questo sono stati incarcerati".
In conclusione, il gruppo "nota con rammarico" come Mo Yan sia stato "per lungo tempo lontano dagli scopi del Pen, che opera per le libertà civili. C'è una grande contraddizione fra le tendenze realistiche delle opere di Mo Yan e la sua personalità politica di scrittore ufficiale. È una contraddizione che va chiarita, perché è questa che ha creato le controversie dopo l'assegnazione del Nobel".