Il Partito denuncia la festa di san Valentino e la decadenza dei capi corrotti
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il Quotidiano del popolo, organo ufficiale del Partito comunista cinese, accusa la festa di san Valentino divenuta ormai la base per ogni atteggiamento corrotto e dissoluto.
La festa di san Valentino e lo scambio di fiori, biglietti augurali, inviti si è diffusa in Cina divenendo un grande business. La sua popolarità viene anche dal fatto che la cultura cinese tradizionale è di solito molto sobria sulle espressioni amorose.
Ma secondo un editoriale pubblicato ieri, il giorno di san Valentino è divenuto ormai un vivaio di ideologia decadente, di stile di vita indulgente, che ha portato alcuni quadri del Partito a dissipare fortune con le loro amanti.
L'articolo cita con precisione Bo Xilai, l'ex segretario del Partito di Chongqing; Liu Zhijun, ex ministro delle ferrovie; Chen Liangyu, ex segretario del Partito di Shanghai. Tutti loro, secondo l'editorialista, sono colpevoli di aver avuto relazioni amorose illecite con molte donne.
La colpa di tutto questo è il messaggio romantico di questa festa di origine occidentale, dove agli amanti si offrono fiori, cioccolatini, biglietti augurali, che ha spinto alcuni quadri a maturare nella corruzione, abbandonando il credo comunista e tradendo la causa.
L'articolo conclude mettendo in guardia i membri del Partito a custodire un minimo di moralità sociale, promuovendo la credibilità e la solidarietà del Partito comunista cinese.
A onor del vero, va detto che i tre personaggi corrotti citati sono accusati di molte altre cose, oltre a diversi affari amorosi: Bo Xilai è accusato di abuso di potere per aver terrorizzato molti quadri del Partito con la sua campagna maoista; ha partecipato all'assassinio del faccendiere britannico Niel Heywood, ucciso dalla moglie Gu Kailai; in decenni di ascesa al potere ha accumulato una fortuna attraverso bustarelle e tangenti. Liu Zhijun, è accusato di aver intascato fino al 4% di commissioni sullo sviluppo ferroviario e gli investimenti per i treni superveloci mentre era ministro. Chen Liangyu è stato condannato a 18 anni di carcere nel 2008 per la sottrazione di miliardi di yuan di fondi pensionistici pubblici e per abuso di potere.
Nei commenti su internet, molti cibernauti fanno notare che il problema della corruzione in Cina non si risolve cancellando la festa di san Valentino, ma attuando riforme democratiche che permettano al pubblico di verificare e denunciare abusi e allontanare i colpevoli.