16/12/2004, 00.00
VATICANO – THAILANDIA
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Il Papa accoglie il nuovo ambasciatore thailandese

Giovanni Paolo II ha chiesto attenzione per le famiglie e per i poveri, sottolineando il ruolo di mediatore che la Chiesa può avere nei conflitti interreligiosi.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Incontrando oggi il nuovo ambasciatore thailandese, Pradap Pibulsonggram (55 anni, laureato in scienze politiche all'università di Auckland in Nuova Zelanda),  il papa ha chiesto che il governo di Bangkok promuova sempre di più "l'importanza della famiglia, convincendo le giovani generazioni che il benessere materiale non può rimpiazzare i rapporti d'amore fondati sulla società domestica". "In Asia - afferma il papa - la famiglia gode di profonda stima e rispetto: essa è il cuore delle relazioni interpersonali ed è anche il luogo dove i suoi membri possono ritrovare una sicurezza economica". Per questo la famiglia va considerata come "un agente indispensabile della vita economica" della nazione, perché essa è guidata non solo dalla "logica di mercato", ma anche "dall'ideale di condivisione e di solidarietà fra le generazioni".

Le parole del pontefice fanno eco a quelle della conferenza episcopale thailandese che nei mesi scorsi, insieme a tutti i vescovi dell'Asia, ha riflettuto sulle sfide della globalizzazione all'interno della vita familiare.

Accogliendo questa mattina il diplomatico, Giovanni Paolo II ha sottolineato il clima di "tolleranza religiosa e di coesistenza pacifica" che si respira in Thailandia e che ha permesso una vita armoniosa fra i fedeli di diverse religioni; una libertà garantita anche dalla nuova costituzione del paese, che riconosce una piena "libertà religiosa" e la "pratica del culto". Proprio in questi mesi cresce nel sud del paese una tensione fra musulmani afflitti dalla povertà e il resto della popolazione buddista. Il papa ha promesso che la Chiesa aiuterà il paese a "risolvere i problemi che potrebbero sorgere" in uno spirito di collaborazione. Egli ha anche invitato il governo di Bangkok ad "assistere quanti sono nel bisogno, affinché possano ottenere l'autosufficienza economica" che spetta loro di diritto.

Il Papa ha infine ricordato al nuovo ambasciatore presso la Santa Sede "il ruolo da protagonista che la Thailandia gioca nella politica asiatica e mondiale", augurandosi che Bangkok continui "a partecipare in maniera attiva nella soluzione dei gravi problemi che il mondo deve affrontare".

Giovanni Paolo II ha concluso il suo saluto porgendo a Pradap Pibulsonggram i suoi "migliori auguri" per la nuova "missione" (il diplomatico è anche ambasciatore in Svizzera) e ha invocato la sua benedizione su di lui e "sull'amato popolo del regno della Thailandia".(DS)    

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