Il Fmi mette in guardia la Cina sui rischi delle sue banche
Il timore è che le banche non siano capaci di sostenere crisi multiple: crediti, bolle immobiliari e valore della moneta. Per la Banca centrale di Cina, il rapporto del Fmi “non è sufficientemente obbiettivo”. Quest’anno le azioni finanziarie cinesi sono scese del 23%.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha messo in guardia la Cina su possibili “fragilità” del suo sistema finanziario. In un rapporto pubblicato oggi, si afferma che le banche cinesi sono abbastanza robuste da sostenere crisi isolate, ma non riuscirebbero a sostenere crisi composte derivate da sovraesposizione ai crediti, bolle immobiliari, valore della moneta.
Il rapporto di 126 pagine si basa su stress test attuati su 17 banche cinesi, che coprono l’83% del sistema bancario commerciale del Paese. Preparato nel giugno scorso, esso è stato diffuso oggi con 29 raccomandazioni alle autorità cinesi, nel timore che una crescita ridotta, e una bolla immobiliare portino a una crisi dei crediti, simile a quella che affligge gli Stati Uniti e che ha causato la presente crisi mondiale.
L’indice Msci delle azioni finanziarie in Cina è sceso quest’anno del 23%. Nonostante ciò, la Banca centrale cinese, afferma che “il rapporto contiene diversi punti di vista non sufficientemente obbiettivi e completi”.
Il rapporto di 126 pagine si basa su stress test attuati su 17 banche cinesi, che coprono l’83% del sistema bancario commerciale del Paese. Preparato nel giugno scorso, esso è stato diffuso oggi con 29 raccomandazioni alle autorità cinesi, nel timore che una crescita ridotta, e una bolla immobiliare portino a una crisi dei crediti, simile a quella che affligge gli Stati Uniti e che ha causato la presente crisi mondiale.
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