Il Dpp di Taiwan cerca nuovi sbocchi per la democrazia in Cina
Pechino (AsiaNews) - Il Dpp (Democratic Pregressive Party), sconfitto alle ultime due tornate elettorali presidenziali, ha deciso di rafforzare i suoi legami con i cinesi della Cina popolare riaprendo il "Dipartimento per gli affari della Cina", chiuso nel 2007. Alcuni esperti, guardando alla politica interna dell'isola, dicono che il partito non guadagnerà più voti. Ma altri, anche in Cina, pensano che il Dpp potrebbe aiutare lo scontento dei cinesi in madrepatria a premere per una maggior democrazia.
Lo scorso 25 luglio, Su Tseng-chang, presidente del Dpp, ha proposto la riapertura dell'Ufficio per gli affari cinesi e il comitato centrale del partito l'ha approvata. L'ufficio era stato chiuso nel 2007, inserito nel dipartimento degli affari internazionali, per sostenere l'idea dell'ex presidente Chen Shuibian secondo cui Taiwan e Cina sono due nazioni separate con la loro specifica sovranità sui due lati dello Stretto. Pechino ha sempre combattuto ogni idea di indipendenza di Taiwan che per essa rimane una "provincia ribelle", ma sempre parte della Repubblica popolare cinese.
I tentativi di indipendenza dell'isola sono stati boicottati dalla Cina con minacce di invasione armata e penalizzazioni sul commercio, tanto che nel 2008 Chen Shuibian ha perso le elezioni a favore di Ma Ying-jeou, appoggiato dalla comunità dei businessmen, fautore di un approccio più amichevole e all'interno del quadro di una "unica Cina" (e non "due nazioni" ai lati dello Stretto).
Secondo alcuni esperti taiwanesi, la mossa della riapertura dell'ufficio, serve al Dpp a ricalibrare la sua politica verso il grande vicino, abbassando i toni di sfida usati nel passato.
Ma vi sono anche esperti in Cina e a Taiwan che vedono nell'atteggiamento di critica verso la leadership di Pechino una grande possibilità per il Dpp. All'interno della Repubblica popolare il malcontento della popolazione ha raggiunto livelli altissimi, producendo rivolte, scioperi, dimostrazioni e critiche su internet. Il Dpp potrebbe aiutare tutto questo malcontento e incanalarlo verso una richiesta di maggiore democrazia in Cina. Tali esperti fanno notare che Taiwan è l'unico esperimento di piena democrazia nel mondo cinese e di fatto funge da modello per molti. Perfino i turisti che dalla Cina vanno a Taiwan passano le sere a guardare i dibattiti politici alla televisione: una cosa mai vista nella madrepatria.
Il Dpp potrebbe anche essere sostenuto da altri Paesi dell'area: la presuntuosa e brutale affermazione di sovranità della Cina su territori contesi nel Mar Cinese e nel Mar Giallo, sta rendendo aspri i rapporti di Pechino con Giappone, Corea del Sud, Filippine, Vietnam.