In centinaia si sono radunati a piazza Tahrir per ribadire l’unità interconfessionaledel popolo egiziano dopo gli scontri di questi giorni costati la vita a 13 persone. I giovani vogliono portare per le strade oltre un milione di persone.
Il Cairo (AsiaNews) – Centinaia di cristiani copti e musulmani con in mano i simboli di croce e mezzaluna si sono radunati oggi in piazza Tahrir per ribadire l’unità interconfessionale del popolo egiziano, dopo gli scontri violenti avvenuti nei giorni scorsi costati la vita a 13 persone. Secondo fonti di AsiaNews, i giovani protagonisti della rivoluzione dei Gelsomini hanno annunciato ai media che porteranno in piazza oltre un milione persone. Attraverso facebook e siti internet essi invitano tutta la popolazione a rifiutare “tutte quelle provocazioni che possono portare caos e settarismo tra cristiani e musulmani”.
Intanto, continua davanti alla Tv egiziana il sit-in dei copti contro la distruzione della chiesa di San Mina e San Giorgio di Soul incendiata lo scorso 5 marzo da un gruppo di musulmani. I manifestanti fanno sapere che la protesta durerà fino alla ricostruzione completa dell’edificio, promessa dai militari per Pasqua. Tuttavia fonti di AsiaNews, sottolineano che molti islamici si stanno opponendo a questa decisione. “I radicali islamici – afferma – vogliono spostare la sede della chiesa nel deserto e la situazione resta incerta”. Ieri, in un incontro con i leader cristiani i responsabili dell’esercito hanno assicurato che faranno di tutto per evitare nuove violenze. (S.C.)