Il 67% degli israeliani vuole la pace con i palestinesi
È quanto emerge da una recente inchiesta. Essa mostra un divario fra l’opinione pubblica e il Parlamento israeliano, che mantiene una posizione più intransigente. I punti dell’accordo si basano sull’iniziativa di Ginevra e la soluzione “due Stati per due Popoli”. Raid dell’esercito di Tel Aviv nella Striscia di Gaza: due morti.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Il 67% degli israeliani è favorevole a un accordo di pace con i palestinesi. È quanto emerge da una recente inchiesta elaborata dall’Istituto Dahaf, commissionata dal Centro per la pace sotto la guida di Danny Abraham. Tuttavia, nella Striscia di Gaza continuano gli scontri fra i due fronti: oggi sono morti due palestinesi in uno scontro a fuoco fra l’esercito di Tel Aviv ed estremisti islamici.
L’inchiesta - pubblicata dall'organizzazione "Pace adesso" - è intitolata “Posizione del pubblico israeliano e della leadership politica (MKs), in merito a un possibile accordo di pace” ed è incentrata su un possibile accordo permanente con i palestinesi, sulla base dei punti delineati nell’accordo di Ayalon-Nusseibeh e dell’iniziativa di Ginevra (Due Stati per due Popoli).
I punti dell’accordo, oggetto del sondaggio, sono i seguenti: la soluzione relativa ai due Stati (Israele – Stato ebraico e Stato palestinese); il solo rientro dei rifugiati in Palestina; demilitarizzazione dello Stato palestinese; scambio di territorio con un ritorno agli anni precedenti la guerra del ’67; divisione di Gerusalemme in una zona ebraica per Israele e una araba per la Palestina; la Città Vecchia sotto una gestione comune, con una sovranità di entrambi i fronti e la supervisione degli Stati Uniti.
In base ai punti proposti all’opinione pubblica, il 67% degli israeliani – di cui il 63% ebraici – è favorevole a questo tipo di accordo. Fra gli elettori del Likud e di Lieberman alle politiche del 2009, il 50% degli intervistati sostiene l’accordo. Diverso il rapporto nell’elettorato del partito israeliano ultraortodosso Shas, con il 42% favorevole e il 55% contrario.
Quanti hanno votato contro la soluzione proposta nell’inchiesta affermano di “non credere” al rispetto degli obblighi da parte del fronte palestinese e, in minor misura, perché non vogliono “la nascita di uno Stato palestinese”. Per ultimo, ma in percentuali molto base, il fatto che “Gerusalemme deve essere [e rimanere] interamente israeliana”.
La ricerca mostra infine che la Knesset, il Parlamento israeliano, mantiene una posizione molto più intransigente verso la sponda palestinese rispetto all’opinione pubblica israeliana.
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