Il 65% degli israeliani contrario allo scambio Golan-pace con la Siria
Un sondaggio evidenzia l’importanza strategica ed economiche che le Alture hanno per lo Stato ebraico. No anche all’idea di un ritiro parziale. Dovendo abbandonare qualcosa delle conquiste del 1967, la maggioranza lascerebbe la Transgiordania.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Il 65% degli israeliani è contrario all’idea di restituire alla Siria le Alture del Golan, anche se ciò portasse ad una vera pace con Damasco. Lo afferma un sondaggio reso noto all’indomani dell’annuncio da parte dei governi dei due Paesi dell’esistenza di una trattativa che ha ad oggetto proprio tale “scambio”.
La ricerca è stata condotta dall’istituto di ricerca Maagar Mochot per i 60 anni della fondazione dello Stato ebraico e quindi prima della ufficializzazione della trattativa, della quale peraltro si parlava da tempo. Ieri sera però, ossia dopo l’annuncio, un sondaggio telefonico condotto da Channel 2 ha dato un risultato simile, con il 70% contrario all’abbandono del Golan e solo un 22% favorevole.
Secondo il sondaggio del Maagar Mochot, dunque, il 65% degli israeliani è contro l’abbandono delle Alture conquistate durante la guerra del 1967 ed il 64% rifiuta anche l’idea di un ritiro parziale da una zona importante sia dal punto di vista strategico – domina la sottostante pianura dello Stato ebraico – sia da quello economico, in quanto ricca di acque e sede di numerosi insediamenti.
La ricerca evidenzia poi come il 68% degli intervistati vuole mantenere l’attuale situazione territoriale dello Stato ebraico, con il controllo della Transgiordania e del Golan. Tra le due zone, quest’ultima è nettamente preferita: solo il 4% ha scelto l’opzione che prevede la conservazione della Cisgiordania e l’abbandono delle Alture contro un 18% che ha espresso parere opposto.
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