25/09/2004, 00.00
GIAPPONE
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Il 40% dei ragazzi giapponesi pensa che il sole ruoti intorno alla Terra

di Pino Cazzaniga
Uno dei sistemi educativi più prestigiosi al mondo mostra i suoi difetti.

Tokyo (AsiaNews) - Oltre il 40% dei bambini in Giappone pensa che il sole ruoti intorno alla Terra. Questo è il risultato sconvolgente di un'indagine curata dal professor Hidehiko Agata, membro dell'Osservatorio Astronomico Nazionale. L'inchiesta è stata condotta tra alunni delle ultime 3 classi delle elementari in 9 scuole di 6 prefetture compresa la capitale. Molti non hanno saputo rispondere o hanno risposto erroneamente a semplici domande di astronomia. Per esempio, il 30% di questi scolari non sanno in quale direzione tramonta il sole e qui la percentuale sale al 73% se si riferisce ai bambini che abitano in città.

Il risultato della ricerca è sorprendente in una nazione ritenuta tra le prime al mondo per l'istruzione. Secondo i promotori dell'inchiesta due sono i motivi che spiegherebbero questa situazione negativa: la rigidezza dei programmi scolastici e il mancato contatto con la natura. Il principio della regolamentazione pervade tutti i settori della società giapponese ed è la causa sia della sua forza che della sua debolezza. I maestri devono insegnare e i bambini devono imparare solo quanto è stabilito dal ministero. Se nei programmi non è scritto che si deve far capire ai ragazzi che il sistema tolemaico è stato superato da secoli, il maestro devierebbe dal regolamento se suscitasse negli studenti curiosità scientifica in questa direzione.

Ma c'è di peggio. Un secolo fa la pedagogista italiana Maria Montessori ha insegnato al mondo che la mente del bambino non è una tabula rasa sulla quale si deve scrivere qualcosa ma uno spirito ricco di intuizioni alle quali si deve rispondere. Purtroppo il Giappone, ossessionato dall'efficienza economica, tratta le menti dei suoi bambini come degli hard disk di computer sui quali si devono incidere programmi dal di fuori secondo obiettivi stabiliti al vertice del potere politico-industriale. Il fenomeno del crescente assenteismo scolastico da parte di bambini delle scuole primarie e medie è un sintomo salutare che dovrebbe scuotere i responsabili della società e, in primo luogo, i genitori.

Sconvolgente nell'inchiesta di cui scriviamo non è solo la diagnosi formulata ma anche la terapia proposta. "L'attuale contenuto dell'insegnamento per gli studenti delle scuole elementari è estremamente insufficiente" - dice Agata - è necessario inserire nel programma delle scuole primarie lezioni di astronomia". E così l' "hard disk" delle menti dei ragazzi, già saturato, finisce per bloccarsi del tutto. Riteniamo, invece, che la vera cura per eliminare gravi situazioni di ignoranza o di disinteresse sia una rivoluzione nell'approccio educativo: la rinuncia a rimpinzare di nozioni le menti degli scolari e l' attenzione alle loro esigenze interiori pur nel contesto del mondo e della società in cui vivono.

Fortunatamente il Giappone non è una società del tutto irrigimentata come, ad esempio, la Corea del nord. Qui c'è ampia libertà religiosa. Alle chiese cristiane viene offerta una sfida alla quale non devono sottrarsi. La Chiesa cattolica, in particolare, salutarmente scossa dall'insegnamento e dalle esortazioni del Concilio Vaticano II, ha enormi possibilità per aiutare la società giapponese ad uscire dall'impasse nella quale è venuta a trovarsi. Sappia rinunciare al complesso dell'oasi da difendere e ed abbia il coraggio di essere fermento evangelico.

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