22/06/2009, 00.00
CINA
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I “quotidiani” scontri in Cina tra la polizia e la popolazione esasperata

Nell’Hubei in 10mila si oppongono al prelievo del corpo di un giovane morto in circostanze misteriose, per timore che la polizia lo cremi e faccia sparire possibili tracce di reato. Nel Guangdong la popolazione sequestra funzionari pubblici e si scontra con mille poliziotti venuti a liberarli.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La polizia ha inviato oltre millle agenti  in  tenuta antisommossa all’Hotel Yonglong a Shishou (Hubei), per portare via il corpo del giovane Tu Yuangao, morto il 17 giugno in modo misterioso. Ma oltre 10mila residenti  hanno bloccano ieri l’ingresso dell’albergo e sono scoppiati scontri con la pubblica sicurezza con almeno 200 feriti, secondo l’Information Centre for Human Rigths and Democracy.

Secondo fonti ufficiali il corpo di Tu, 24 anni, è stato trovato davanti all’ingresso dell’albergo, dove lavorava come cuoco. La polizia ha  presto concluso che si era suicidato e ha chiesto di  portare via il corpo per  la cremazione. Ma il padre si è rifiutato, ha detto che  il  figlio non lo avrebbe mai fatto e ha chiesto indagini. All’insistenza  della polizia, familiari e amici hanno fatto rimanere il corpo nell’albergo. Il 19 giugno  una folla furente ha bloccato le strade con barricate intorno alla zona. Ieri gli abitanti hanno raccontato tutto a un quotidiano, nonché, tramite internet, a vari siti di discussione.

Fonti  locali non verificate dicono che nell’albergo hanno interessi funzionari di grado elevato della polizia e del  tribunale e che lì viene spacciata droga. Qualche residente  ha  raccontato al quotidiano South China Morning  Post  che Tu potrebbe avere minacciato il proprietario dell’albergo di rivelare simili fatti, se non gli dava un aumento.  Qualcun altro ricorda che due anni fa nell’hotel è stato trovato  il corpo di una ragazza, pure morta in  modo misterioso. Tutti si chiedono perché la polizia rifiuti di fare le doverose indagini e, soprattutto, perché insista a portare via il corpo, invece di lasciarlo ai familiari.

In Cina la polizia è stata più volte accusata di intervenire per tutelare gli interessi dei dirigenti politici, a danno dei cittadini. Per reazione, la popolazione scende  in piazza e si oppone fisicamente  alle ingiustizie.

Nel villaggio Zhu, a Huadu vicino Guangzhou (Guangdong) nei giorni  scorsi la popolazione furente ha rasentato la guerriglia urbana e il linciaggio. Il  governo vuole acquistare terreni nel villaggio per sviluppare una nuova zona abitativa. Il valore dei terreni è calcolato anche sulla dimensione delle abitazioni che ci sorgono e sulle coltivazioni in atto. Molti residenti hanno iniziato a costruire nuove case e impiantare alberi e coltivazione per avere un indennizzo  migliore.

Alcuni  funzionari sono andati a fermare queste opere. Ma gli abitanti hanno sequestrato 7 di loro per oltre 6 ore. E’ intervenuta la polizia, che i residenti hanno accolto con  una sassaiola. Ci sono voluti  oltre mille poliziotti e ci sono stati scontri per ore, con un bilancio di 9 poliziotti e parecchi abitanti feriti e almeno due ricoverati in ospedale. Solo dopo ore la folla si è dispersa.

 

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