I vescovi filippini cercano il dialogo sulla legge di pianificazione delle nascite
Manila (AsiaNews/ Agenzie) – I vescovi delle Filippine si dicono pronti al dialogo sulla contestata legge di salute riproduttiva. Oggi a Manila, mons. Nereo Odchimar, presidente della Conferenza episcopale filippina ha incontrato insieme ad altri i membri della Philippiline Medical Association (Pma) la più importante organizzazione di medici del Paese. Secondo Mons. Odchimar la Chiesa desidera sentire anche l’opinione dei laici in materia e il consulto con esperti in materia servirà per individuare quei punti che potranno essere oggetto di discussione con il governo e con i promotori della legge.
“La nostra linea – afferma mons. Odchimar – è basata sulla morale e desideriamo in questo anche l’appoggio dei laici e di tutti coloro che possono aiutarci con le loro competenze”. Il prelato sottolinea che i vescovi valuteranno le proprie mosse anche in base agli aspetti giuridici, economici, demografici e medici trattati all’interno della legge di salute riproduttiva.
Il dibattito sulla Reproductive Health è in corso da quattro anni. La legge rifiuta l’aborto clinico, ma promuove un programma di pianificazione familiare, che invita alle coppie a non avere più di due figli, ma di fatto sanziona il personale medico e funzionari che si oppongono e favorisce la sterilizzazione volontaria. Chiesa e associazioni cattoliche sostengono invece il Natural Family Programme (Nfp), che mira ha diffondere tra la popolazione una cultura di responsabilità e amore basata sui valori cristiani.
Tuttavia, non tutti i cattolici sono concordi con linea dura portata avanti da alcuni prelati. In questi mesi, infatti, il dibattito ha rischiato di trasformarsi in uno scontro frontale fra i vescovi e il neopresidente Benino Aquino. Questi è tra i principali sostenitori del provvedimento di pianificazione familiare e vi è il timore che la legge passi senza tenere conto del parere contrario di gran parte della popolazione cattolica.
Per favorire il dialogo tra cattolici e istituzioni, i membri della Pma hanno offerto le proprie competenze scientifiche anche al governo. "I medici – afferma Oscar Tinio presidente del Pma - sono i principali interlocutori per questioni che riguardano leggi di pianificazioni delle nascite e il benessere della nostra Nazione e dovrebbero coinvolgerci in tutte le discussioni che riguardano questi problemi”.
Arthur Catli, direttore esecutivo del Pma, sottolinea invece la comunanza di vedute tra medici e Conferenza espiscopale su problematiche come aborto clinico e utilizzo di pillole abortive. “Il Pma – afferma – è contro l’aborto e così i vescovi. Noi medici abbiamo giurato di proteggere la vita umana, che include quella dei nascituri e non c’è dubbio che la Conferenza episcopale appoggi questa posizione”.