11/02/2025, 08.45
RUSSIA
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I progetti di Putin su Marte

di Vladimir Rozanskij

L'incontro del presidente con i giovani scienziati russi che ha paragonato alla "generazione dei nostri patrioti che lavoravano alla bomba atomica”. Evocando anche la sfida di arrivare sul pianeta rosso e alla necessità di "proteggersi non solo dalle radiazioni" nello spazio.

Mosca (AsiaNews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un incontro con i giovani scienziati, consegnando loro i premi per i successi delle loro ricerche e discutendo con loro su diverse problematiche, dalla produzione dei tori alla difesa dalle radiazioni nei viaggi verso Marte. La cerimonia si tiene in Russia una volta all’anno, in occasione della Giornata della scienza russa del 6 febbraio, dove si presentano quanti più si dedicano all’innovazione in campo scientifico.

Putin ha riconosciuto che “voi oggi state percorrendo il vostro cammino in un tempo molto difficile, simile alla generazione dei nostri patrioti che lavoravano alla bomba atomica”, e si rende necessario “assumersi compiti di importanza storica, superando le tecnologie straniere per affermare la leadership del nostro Paese in settori cruciali”. Il presidente riconosce peraltro che gli analoghi stranieri in campo scientifico esistono già e continuano a essere prodotti, mentre “per quelli patriottici siamo piuttosto indietro, con tutta la buona volontà”.

Ai giovani scienziati viene riconosciuta la volontà di proseguire la propria carriera in Russia, anche se circa la metà di essi si dirige all’estero, ridotti da Putin a “una piccola parte”. Tra i premiati risaltano alcuni dottorati superiori: Elena Koročkina ha sviluppato additivi per i mangimi, per la riproduzione accelerata di animali da fattoria; Natalia Čerkašina ha lavorato sui compositi polimerici, necessari per ulteriori esplorazioni spaziali e protezione a lungo termine degli astronauti e delle apparecchiature elettroniche dalle radiazioni cosmiche; Konstantin Titov si è occupato degli strumenti di guerra radio-elettronica, molto ricercati al fronte in Ucraina.

Il presidente si è molto interessato al bestiame, entusiasta del fatto che “avremo finalmente dei veri tori russi”, che potranno “pesare almeno una tonnellata” grazie alle modifiche di elaborazione del materiale genetico, con la crio-conservazione dello sperma di caproni, arieti e tori. La Koročkina non ha però potuto soddisfare pienamente la curiosità presidenziale, essendo metodologie riservate, che hanno “una particolare importanza per assicurare la sicurezza alimentare e la sovranità riproduttiva del Paese”. Raccontando delle sue umili origini siberiane, la ragazza è riuscita a esprimere la sua devozione per la ministra russa dell’agricoltura, Oksana Lut, un personaggio emergente della casta putiniana.

Natalia Čerkašina viene invece da Belgorod, città ai confini con l’Ucraina e molto coinvolta negli scontri bellici. I componenti da lei studiati sono stati testati sulla Stazione spaziale internazionale, soprattutto nelle cabine degli astronauti, la parte più sensibile alle radiazioni cosmiche. Putin ha applaudito la giovane scienziata in particolare per aver dichiarato di “conciliare l’attività di ricerca con il ruolo di madre”, testimoniando in favore della famiglia e della natalità, e le ha quindi chiesto se grazie alle protezioni da lei sperimentate “sarà possibile alle mucche e ai tori, magari ai cani, volare fino a Marte e tornare indietro”.

Natalia ha risposto allegramente “e perché no?”, suscitando ulteriore entusiasmo nel presidente, che ha quindi insistito sul tema: “E quanto ci vuole per arrivare fino a Marte? Sei mesi, andata e ritorno?”. Evidentemente la questione non è soltanto di curiosità scientifica, in quanto Putin stesso ha spiegato che gli astronauti in orbita non lontana possono usufruire dei sistemi terrestri di difesa, mentre sulla Luna o su Marte sarà necessario organizzarsi in proposito, non soltanto per proteggersi dalle radiazioni. Egli ha poi precisato che stava scherzando sui tori da mandare sul pianeta rosso, “le mucche ci servono qui, ma bisogna comunque pensare a come trasferire obiettivi biologici, e gli uomini stessi”; anche per questo ha spiegato di aver sostituito il capo dell’agenzia Roskosmos, nominando uno specialista di questioni spaziali come Dmitrij Bakanov. Al Cremlino si sta preparando una “operazione spaziale speciale” per la conquista di Marte?

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