I partiti libanesi sembrano disposti ad accettare i colloqui in Francia
di Joussef Hourani
I vescovi criticano l’adesione alla Convenzione araba del fanciullo, perché contraddice la Costituzione in materia di libertà religiosa. Un quotidiano dà notizia che truppe siriane hanno occupato posizioni all’interno del territorio libanese.
Beirut (AsiaNews) – Sembrano intenzionate ad accettare l’invito del governo di Parigi le 14 forze politiche libanesi alle quali è stata proposta una riunione in Francia tra il 14 ed il 16 luglio per cercare una soluzione alla troppo lunga crisi politica. Un piccolo spiraglio di speranza, mentre i vescovi maroniti vedono nell’idea dell’adesione libanese alla Convenzione araba del fanciullo un pericolo di islamizzazione del Paese, nel quale crea preoccupazione la notizia diffusa oggi da An Nahar che truppe siriane hanno occupato posizioni all’interno del territorio libanese.
Il comunicato diffuso dai vescovi al termine della loro riunione mensile spiega il rifiuto all'adesione del Libano alla Convenzione araba, evidenziando che essa contraddice l'articolo 9 della Costituzione, che garantisce la liberta religiosa e la libertà di pensiero ed esprime l’auspicio che il governo si ritiri dagli impegni presi con la firma di questa convenzione, malgrado l'accenno fatto al rispetto dello statuto particolare nel Libano e del rispetto delle convinzioni dei fanciulli non musulmani.
Il documento dei vescovi rende infine omaggio all’esercito, sottolineando che “la coesione mostrata dalle forze regolari, in occasione delle indispensabili battaglie nelle quali sono impegnate chiede un omaggio particolare da parte di tutti i libanesi”.
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