I gesuiti e l’educazione oggi e al tempo di Matteo Ricci
Macao (AsiaNews) – A ricordo del 4° centenario della morte del missionario Matteo Ricci, si è tenuto a Macao un simposio per valutare l’impatto dell’educazione che i gesuiti hanno avuto ed hanno nella vita delle popolazioni dell’Asia, soprattutto sul versante religioso ed etico.
La scelta di Macao è stata quasi d’obbligo: qui il missionario italiano (1552- 1610) ha imparato la lingua cinese, familiarizzando con la cultura della Cina.
Decine di accademici ed educatori da Cina, Taiwan, Singapore, Corea, Vietnam e da Paesi occidentali si sono radunati per tre giorni, dal 25 al 27 novembre per questo convegno dal titolo “Rivisitare i modelli pedagogici nella tradizione gesuita”. Il raduno è stato organizzato dal Macau Ricci Institute (Mri) di Macao e dedicato alla” formazione umanistica e intellettuale che Matteo Ricci ha portato in Cina”.
P. Artur Wardega, sj, direttore del Mri, ha spiegato ad AsiaNews lo stile di Matteo Ricci: rispetto reciproco, reciproco apprezzamento, condivisione delle proprie conoscenze occidentali e accoglienza della sapienza cinese. “Lo scambio reciproco di conoscenze – ha detto - è un’esperienza educativa fondamentale”.
Wardega ha pure sottolineato che il convegno è servito ad aprire nuovi modi per un contatto fra fede e culture in Cina e per valorizzare l’esperienza delle scuole tenute dai gesuiti in Asia come ponti per lo sviluppo e la civiltà dei popoli asiatici.
Circa 20 relatori si sono succeduti al simposio, esplorando la spiritualità gesuita, la pedagogia, l’educazione portata da essi nel mondo, in passato e nel presente, mettendo in luce il contributo dell’educazione cristiana in Corea, Hong Kong, Taiwan e Cina.
He Jianming, professore dell’università Renmin di Pechino, ha inviato uno studio che è stato letto durante il simposio. In esso egli analizza l’educazione gesuita in Cina fino a prima del 1950 (cioè prima della presa del potere da parte di Mao Zedong). Il suo studio conclude che gli scopi dell’educazione pofferta dai gesuiti potrebbero essere usati anche per l’educazione in Cina oggi. In modo particolare egli sottolinea i valori umanistici, lo studio delle lingue, gli studi scientifici e il loro impatto sulla cultura. Importanti anche i rapporti amichevoli fra professori e studenti.
I partecipanti al simposio hanno potuto visitare le rovine della chiesa di san Paolo e il suo museo, dove Matteo Ricci ha speso molti mesi nel 1583 prima di entrare nell’impero cinese. P. Wardega ha ricordato che negli archivi dei gesuiti a Roma si conservano ancora due lettere che il missionario ha scritto proprio da Macao.
Per le commemorazioni di Ricci, il Mri organizzerà altri due convegni nel 2010 e due concerti, come esempi di dialogo con la Cina. Il 23 maggio e il 6 ottobre, le date della morte e della nascita di Ricci, si terranno due concerti che integrano musica occidentale e musica cinese.
29/05/2010
21/04/2015