02/12/2009, 00.00
RUSSIA - VATICANO
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I discorsi di Benedetto XVI sull’Europa pubblicati dal patriarca Kirill

Oggi la presentazione a Roma, in attesa della visita di Medvedev al pontefice. Forse al varo un’ambasciata russa presso la santa Sede. Fra piccoli segnali di collaborazione, rimangono i problemi di sempre.

Mosca (AsiaNews) – Prove di “possibile cooperazione” tra Vaticano e Chiesa russo-ortodossa continuano tra Roma e Mosca. E il piano su cui si muovono è sempre quello della lotta per l'affermazione delle radici cristiane in un'Europa “minacciata dal secolarismo”. Ultimo episodio che fa sperare in un reale clima di maggiore vicinanza tra le due Chiese, è la presentazione (oggi a Roma) di “Europa Patria spirituale”, volume in edizione bilingue italiana e russa che raccoglie i discorsi che Joseph Ratzinger - Benedetto XVI ha dedicato all’Europa nell’arco di un decennio. L'aspetto inedito è che per la prima volta l'editore del libro è lo stesso Patriarcato di Mosca. L'introduzione al volume è del presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, l’arcivescovo Hilarion di Volokolamsk. L’iniziativa editoriale è del Dipartimento Relazioni esterne del Patriarcato in cooperazione con la Associazione internazionale “Sofia”.

 La pubblicazione avviene alla vigilia della visita che il presidente russo Dmitry Medvedev compirà proprio domani in Vaticano, dove incontrerà il Papa. Il capo del Cremlino arriverà il 3 dicembre in Italia in occasione dei vertici bilaterali dei capi di Stato e di governo dei due Paesi. Negli ambienti diplomatici legati al Vaticano, da alcuni mesi, circola la voce che sia sempre più concreta l'ipotesi dell'apertura di un'ambasciata russa presso la Santa Sede. Pochi mesi fa, lo stesso Medvedev ne aveva accennato, con la stampa italiana, come a una prospettiva possibile.

Da quando Kirill è stato eletto Patriarca di Mosca e di tutte le Russie a gennaio, succedendo ad Alessio II, l'attività di incontri, visite e scambi di messaggi tra rappresentanti delle due Chiese si è moltiplicata. Secondo lo Ieromonaco Filipp Ryabyh, vicepresidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e Portavoce, tra Benedetto XVI e Kirill c'è “assoluta identità di vedute e di posizioni rispetto ai moderni processi sociali” ed “enormi” sono le possibilità di cooperazione cattolica-ortodossa.

I segnali positivi sono molti. Kirill ha già incontrato tre volte Benedetto XVI in Vaticano (tra il 2005 e il 2007), quando era presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. L'estate scorsa la first lady Svetlana Medvedev ha presenziato alla consacrazione della nuova parrocchia ortodossa all'interno dell'ambasciata russa in Italia. A parole tutto lascia ben pensare. Secondo il Patriarca, “le nostre posizioni coincidono nell’ambito della difesa della moralità e dei valori tradizionali nel mondo moderno”.

Ma il nodo più grande da sciogliere rimane. E il primato petrino c'entra poco. “Non possiamo ignorare i problemi che permangono nei rapporti tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa”, nota lo stesso Kirill. E il riferimento è alle questioni legate ai greco-cattolici in Ucraina, alla presenza del Patriarcato di Mosca in questo Paese e al presunto proselitismo della Chiesa cattolica all'interno del “territorio canonico russo”. 

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