20/07/2013, 00.00
INDIA
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I cattolici indiani piangono il card. Pimenta, “pastore di una generosità senza limiti”

di Nirmala Carvalho
Il porporato è morto nella notte a 93 anni. Oggi il saluto della sua diocesi, ancora incerta la data del funerale. Nominato vescovo da Paolo VI e creato cardinale da Giovanni Paolo II, ha guidato per tre mandati la Conferenza episcopale indiana. Il vescovo ausiliare di Mumbai: “Un grande leader non solo per la diocesi, ma per tutta l’India”.

Mumbai (AsiaNews) - Il cardinale Simon Pimenta "era una santa persona, che sarà ricordata per la sua generosità e per il suo impegno senza limiti. È stato un leader importante non solo per i cattolici di Mumbai, ma anche per quelli di tutta l'India". Con queste parole mons. Dominic Savio Fernandes, vescovo ausiliare di Mumbai, ricorda il compianto presule scomparso questa notte a 93 anni.

Il cardinal Pimenta si trovava nella Casa del clero diocesana, dove risiedeva in attesa che finissero i lavori di ristrutturazione della sua casa, nei pressi della cattedrale del Sacro Nome: "Ha mangiato la sua cena e si era messo a riposare - continua mons. Savio Fernandes - quando un'infermiera ha notato che era scivolato troppo. Il medico è arrivato subito, ma era giunta la sua ora". Per tutta la giornata di oggi la comunità cattolica di Mumbai renderà omaggio al suo arcivescovo emerito: i dettagli del funerale saranno resi noti più avanti.

Nato il 1° marzo del 1920 nel villaggio di Marol, nei pressi dell'allora Bombay, il giovane Simon Pimenta studia presso la St John e poi al St Xavier's College. Ordinato sacerdote il 21 dicembre 1949, ottiene un dottorato in Diritto canonico all'Urbaniana di Roma nel 1954. Tornato in India diventa segretario del cardinal Valerian Gracias, il primo porporato indiano. Poi verranno diversi incarichi, dal rettorato della cattedrale all'insegnamento della liturgia nel seminario diocesano.

Nominato vescovo ausiliare di Bombay il 5 giugno 1971, diventa coadiutore per volontà di Paolo VI il 26 febbraio 1977. L'anno dopo, l'11 settembre, si installa come arcivescovo titolare. Convoca un Sinodo diocesano e si dedica alle attività pastorali e caritatevoli: sotto la sua guida la diocesi inaugura 12 ospedali e 44 dispensari. Dal 1988 viene eletto per tre mandati consecutivi presidente della Conferenza episcopale indiana.

Creato cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 28 giugno 1988, quando riceve la chiesa titolare di Santa Maria Regina Mundi a Torre Spaccata, continua la sua opera pastorale fino all'8 novembre del 1996, quando si dimette per raggiunti limiti di età.

 

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