I bambini di Pyongyang, sacrificati dal regime per mantenere il potere
Oggi sontuosi festeggiamenti per il 63° compleanno di Kim Jong-il. La popolazone soffre la fame e le privazioni imposte dal "caro leader".
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Tassi di mortalità infantile "spaventosi", bambini che escono dagli orfanotrofi per rubare qualcosa da mangiare: il governo nordcoreano sta sacrificando i più giovani per mantenere il potere. Kim Hyuk è un giovane di 22 anni, scappato nel 1997 dalla Corea del Nord. Ieri ha tenuto una conferenza stampa a Seoul, organizzata da agenzie di stampa sud coreane ed internazionali.
Ha ricordato i 3 anni in cui ha vissuto, con altri 70 orfani, in un istituto nord coreano.
L'incontro è visto come una pressione di Seoul allo scopo di rilanciare la drammatica situazione dei diritti umani nella Corea del Nord. La questione è stata oscurata in questi giorni dalle tensioni internazionali derivate dall'allontanamento di Pyongyang dai "colloqui a sei" sul disarmo nucleare.
Kim Hyuk ha raccontato la sua situazione personale: "I bambini affidati alle cure dello Stato vengono forzati a badare a sé stessi. I ragazzi più grandi escono dall'istituto per rubare cibo e per derubare i passanti, per smettere di soffrire la fame. I più piccoli non sono in gradi di farlo".
Il governo nord coreano ha tagliato le razioni alimentari fino ad arrivare a 250 grammi al giorno, la metà esatta del fabbisogno umano.
Il tasso di mortalità dei bambini è spaventoso. "In circa 3 mesi" continua il giovane rifugiato "27 miei compagni sono morti per attacchi di febbre, tubercolosi, tifo ed altre malattie. A volte abbiamo provato a nutrire quelli che stavano morendo, ma non riuscivano a mangiare. Il loro stomaco si era ormai contratto e loro morivano".
La Nord Corea ha una popolazione di 22 milioni di persone, ma si calcolano almeno 2 milioni di morte per fame.
La denuncia di Kim Hyuk è ripresa da Park Gwang-in, un insegnante di 30 anni scappato dal regime di Pyongyang. Durante le celebrazioni del 1996 per il compleanno di Kim Il Sung, uno dei suoi studenti è svenuto.
L'insegnante spiega: "Per le celebrazioni del compleanno di Kim, il bambino ha ricevuto un pezzo di pane e lo ha mangiato troppo in fretta. Per questo è svenuto."
Questo insegnante dà un'immagine spaventosa della Nord Corea: "I bambini nordcoreani vivono in un Paese di morte. Il governo sta sacrificando questi piccoli per mantenere il potere".
La Corea del Sud sta riavviando i rapporti con la controparte comunista, che resta, come sempre, estremamente riluttante sulla questione dei diritti umani.
Paik Choong Hyun, presidente della Società coreana per la legge internazionale sui diritti umani, nonché ex interlocutore speciale per le Nazioni Unite, avverte con forza Seoul che la "diplomazia silenziosa" non darà frutti sulla questione dei diritti umani.
16/05/2005
09/06/2022 13:32
04/05/2020 08:57